(Adnkronos) – Almeno sette cittadini palestinesi hanno perso la vita a seguito di un bombardamento israeliano nella città di Gaza. Secondo quanto riporta dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, le Forze di Difesa Israeliane (FDI) hanno condotto l'attacco all'alba, colpendo un gruppo di civili presenti nel cortile dell'ospedale Battista. Il raid precede l'avvio dei preparativi per le operazioni per il trasferimento forzato dei palestinesi dalle "zone di combattimento" nel Sud di Gaza, annunciato ieri dall'esercito israeliano. Una mobilitazione che segna il primo passo di una nuova offensiva che si estenderà ai campi profughi della costa centrale. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato questa operazione nel fine settimana scorso, generando significative divergenze tra il governo israeliano e l'esercito. Il Ministero della Sanità di Gaza ha comunicato un bilancio aggiornato delle vittime, attestandosi a 61.897 morti e 155.660 feriti (385 dal venerdì), con la precisazione che le cifre potrebbero essere superiori a causa della presenza di numerose persone ancora sotto le macerie. Gli ospedali di Gaza hanno registrato anche la morte di un bambino per denutrizione. Il totale delle vittime per fame, secondo i dati delle autorità di Gaza, ammonta a 251 persone, tra cui 108 bambini. Raid di Israele contro gli Houthi nello Yemen. L'Idf ha reso noto di aver colpito una "infrastruttura dell'energia usata dal regime terrorista" a sud di Sanaa. Nella zona, secondo i media locali, sono state registrate una serie di esplosioni. L'impianto ha smesso di funzionare. Gli Houthi hanno denunciato una "aggressione". E' la seconda volta che la marina israeliana colpisce lo Yemen, dopo l'attacco contro il porto di Hodeida lo scorso 21 giugno. I raid sono stati portati a termine dalle unità missilistiche della marina di Israele. Quello di oggi è stato "attuato in risposta ai ripetuti attacchi dal regime Houthi contro Israele e i suoi cittadini, fra cui il lancio di missili e droni verso il territorio israeliano", precisa l'Idf. —internazionale/[email protected] (Web Info)