(Adnkronos) – La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha dichiarato lo stato di emergenza locale e imposto un coprifuoco notturno nel centro della città, dopo diverse notti di disordini, vandalismi e saccheggi. "Ho dichiarato un'emergenza locale e imposto un coprifuoco per fermare il vandalismo e i saccheggi nel centro di Los Angeles", ha dichiarato ai giornalisti. Le manifestazioni sono nate in risposta a un’ondata di arresti da parte delle autorità migratorie in una città con una significativa presenza di popolazione straniera e latinoamericana. La misura, valida fino alle 6 del mattino, riguarda un’area ristretta di circa 2,5 chilometri quadrati e si applica a tutti, eccetto residenti, giornalisti e operatori dei servizi di emergenza. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono degenerate dopo il tramonto, con piccoli gruppi che hanno approfittato della confusione per danneggiare proprietà, incendiare veicoli e saccheggiare negozi. La polizia di Los Angeles ha annunciato dal canto suo di aver avviato arresti di massa contro gruppi di manifestanti che hanno violato il coprifuoco imposto nel centro città, dopo giorni di proteste contro la politica migratoria del governo statunitense. "Gruppi multipli continuano a radunarsi… e sono in corso arresti di massa. Il coprifuoco è in vigore", ha scritto il dipartimento di polizia su X, senza specificare il numero di fermi effettuati. Una manifestazione contro l’agenzia federale Ice a Lower Manhattan, nel cuore di New York, è degenerata nella notte in violenti scontri tra manifestanti e polizia, con oltre 80 arresti e scene caotiche per le strade del centro. Come riporta il New York Post, migliaia di persone si sono radunate a Foley Square per protestare contro le deportazioni in corso nella città, al grido di 'Abolire l'Ice' e "cacciare l'Ice da New York". Dopo ore di protesta pacifica, al calare del sole sono esplosi disordini, con lanci di oggetti contro gli agenti, uso di spray al peperoncino da parte della polizia e arresti brutali documentati in video. Tra i partecipanti anche figure istituzionali come la consigliera di Brooklyn Shahana Hanif e il Public Advocate Jumaane Williams, che hanno duramente attaccato il sindaco Eric Adams per il presunto sostegno alle operazioni Ice. "Il sindaco sta collaborando con Trump per militarizzare le nostre strade", ha dichiarato Hanif. Williams ha invece accusato la Nypd di permettere che "l'Ice rapisca persone in città". La protesta di Manhattan si inserisce in un’ondata nazionale di mobilitazioni contro l'agenzia federale, con manifestazioni simili rilevate anche a San Francisco, Seattle e Chicago, oltre ai noti disordini prolungati a Los Angeles. Il presidente Usa Donald Trump ha definito le proteste un’invasione da parte di un "nemico straniero" e ha ordinato l’invio di migliaia di soldati, decisione che ha innescato un duro scontro istituzionale con il governatore Gavin Newsom. E dopo aver descritto i manifestanti come “animali” che “portano con orgoglio le bandiere di altri Paesi”, ma non la bandiera statunitense e sostenendo che sono pagati da qualcuno, alle truppe di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, il tycoon ha detto: "Ciò a cui state assistendo in California è un vero e proprio assalto alla pace, all'ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che sventolano bandiere straniere con l'obiettivo di continuare l'invasione straniera del nostro Paese". Trump ha quindi confermato l'intenzione di estendere a livello nazionale le operazioni di espulsione di massa già attuate a Los Angeles, nonostante le forti proteste. "Li stiamo mandando via e continueremo a farlo", ha dichiarato alla stampa, avvertendo che le eventuali manifestazioni contro la linea dell'amministrazione "saranno affrontate con forza pari o superiore". Trump ha difeso quindi la repressione delle proteste con un messaggio chiaro al resto del Paese: "Se non avessimo reagito con forza, le rivolte si sarebbero diffuse ovunque". La nuova offensiva sugli arresti da parte dell’Ice arriva dopo pressioni interne, guidate dal vice capo di gabinetto Stephen Miller, per accelerare le deportazioni e colmare le lacune rispetto agli obiettivi dichiarati durante la campagna elettorale. Il presidente americano ha inoltre avvertito che eventuali manifestanti durante la parata militare di sabato a Washington saranno affrontati con "una forza molto pesante". La parata, organizzata per celebrare i 250 anni dell’Esercito statunitense e coincidente con il 79º compleanno di Trump, sarà accompagnata da imponenti misure di sicurezza, tra cui barriere già installate attorno alla Casa Bianca. Rivendicando lo spirito patriottico dell’iniziativa, Trump ha dichiarato: "Se non avessimo vinto la Seconda guerra mondiale, oggi parlereste tedesco o giapponese. Sarebbe una combinazione dei due". E, interpellato sulla possibilità di invocare l’Insurrection Act per rispondere alle proteste, ha ribadito che "se c’è un’insurrezione, lo farei certamente". Secondo il Washington Post l'amministrazione Trump si sta preparando ad avviare il trasferimento potenziale di migliaia di stranieri, illegalmente negli Stati Uniti, nella base militare di Guantanamo, a Cuba. Le operazioni dovrebbero iniziare in settimana e dovrebbero coinvolgere anche cittadini italiani. Il quotidiano afferma che "gli stranieri sotto esame" provengono anche da "nazioni europee alleate". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Usa, coprifuoco a Los Angeles. Trump: “Manifestanti sono animali, pagati da qualcuno”
