(Adnkronos) – La premier Giorgia Meloni definisce "indegne" le immagini che arrivano dagli scontri a Milano nel corso della manifestazione pro-Pal. "Sedicenti pro-pal', sedicenti 'antifa', sedicenti 'pacifisti' che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine", scrive sui social la presidente del Consiglio, pubblicando un video. "Violenze e distruzioni – scrive ancora Meloni – che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti". "Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche", conclude. Anche Matteo Salvini si è espresso sugli scontri di oggi alla Stazione Centrale di Milano. "Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle forze dell'ordine, stazioni prese d'assalto e assediate, sassi sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i 'pacifisti' di sinistra", ha scritto su X il vicepremier. Al Tg1 Salvini poi assicura che lo sciopero ha avuto "un impatto scarsissimo, una adesione bassissima: il 3% dei treni soppressi tra Alta velocità e Intercity. Il problema sono stati i criminali, i delinquenti che hanno bloccato strade, porti e stazioni". "Quelli che oggi hanno assaltato stazioni, bloccato autostrade e porti, non hanno a cuore i bambini di Gaza e la fine delle guerre nel mondo vogliono lo scontro sociale. Nelle prossime settimane sono già in calendario altri 44 scioperi tra generali e locali. Sono lavoratori anche gli italiani che oggi sono rimasti a piedi. Sono lavoratori le decine di poliziotti feriti e mandati all'ospedale", aggiunge il leader della Lega. "Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga", denuncia in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza – afferma Tajani – Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente". "Chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista", scrive su X Matteo Renzi, leader e senatore di Italia viva. "E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa il più grande regalo al governo. I bambini di Gaza – continua Renzi – non si aiutano seminando il panico tra i pendolari milanesi e tra i lavoratori bloccati nel traffico, ma con le proposte politiche come quelle della Lega Araba e di Blair. Solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini colpiti dalle violenze". "Ho visto che Giorgia Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Io non ho alcuna difficoltà a condannare la devastazione della stazione di Milano e il ferimento di 60 agenti di polizia. Noi abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e perché non è il nostro metodo, non lo è mai stato", sono invece le parole della segretaria del Pd Elly Schlein. "Non possiamo accettare però di vedere che la violenza di qualche centinaio di manifestanti che hanno colpito la stazione copra quelle decine di migliaia di manifestanti che pacificamente oggi in tutto il paese hanno manifestato per Gaza". "E lo dico perché mentre noi la violenza politica la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che Giorgia Meloni condanni i crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu stesso". "Il Movimento 5 stelle è al fianco di chi oggi ha scioperato ed è sceso in piazza in tutta Italia, da Nord a Sud, rinunciando a un giorno di stipendio o sacrificando una giornata lavorativa, per solidarizzare con i civili palestinesi e opporsi al genocidio perpetrato da Netanyahu a Gaza", si legge in una nota del M5s. " Una marea umana che ha dato un chiaro segnale a questo governo: basta giri di parole, l’Italia si schieri contro il genocidio. Condanniamo i gesti violenti di qualche facinoroso, ma riteniamo non debbano oscurare le ragioni di una mobilitazione enorme, pacifica, che ha restituito il pensiero di un Paese che non vuole rimanere in silenzio davanti a quanto sta accadendo. Il M5s, con i suoi parlamentari, i suoi eletti, i suoi attivisti, ha preso parte a questa marcia democratica. È ora che il governo ascolti le ragioni delle piazze". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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