(Adnkronos) –
Scintille alla Camera sull'educazione sessuale. Dopo una lunga serie di interventi dell'opposizione critici sul Ddl sul consenso informato, all'esame dell'aula, ha preso la parola il ministro dell'Istruzione e del Merito. "Avete detto delle falsità, avete preso in giro gli italiani. Vergonatevi!", ha detto Valditara replicando all'opposizione che ha rumoreggiato a lungo in aula, con la presidente di turno Anna Ascani che ha dovuto minacciare più volte di sospendere la seduta. "Quel 'vergognatevi' deve essere ritirato, sono parole indegne e non rispettose dell'opposizione del parlamento", ha detto Andrea Casu, del Pd. "Chiedo formalmente di richiamare il ministro", ha fatto eco Marco Grimaldi, di Avs. "È stato detto che con questo provvedimento impediremmo l'educazione sessuale nelle scuole, che impediremmo di informare i giovani sui rischi delle malattie sessualmente trasmesse e che negheremmo l'educazione affettiva nelle scuole. È falso", così il ministro dell'Istruzione. "Chi ha detto che lo neghiamo ha raccontato una colossale balla, ha preso in giro i cittadini italiani – ha sottolineato Valditara ricordando che il governo "per la prima volta ha previsto come obiettivi di apprendimento l'educare alle relazioni corrette, in particolare al rispetto verso la donna, l'educazione all'empatia relazionale ed affettiva e al contrasto della violenza di genere, qualsiasi violenza di genere". Da 'testo Valditara' la scuola dell'infanzia e la scuola primaria sono escluse in ogni caso dall'attività didattica attuale "fermo restando quanto contenuto nelle indicazioni nazionali, cioè nei programmi scolastici". "Allora – ribadisce Valditara – per capire se si insegna educazione sessuale a scuola, se si insegnerà, se si continuerà ad insegnare l'educazione sessuale a scuola e che cosa si insegnerà, dobbiamo andare a guardare le indicazioni nazionali. Dove si legge educare alle differenze sessuali, alle differenze tra i sessi, educare alla conoscenza degli apparati sessuali, gli apparati del corpo umano e dunque anche gli apparati sessuali, educare alla conoscenza delle funzioni riproduttive, che sono per eccellenza sessualità. E ancora educare alla conoscenza dello sviluppo puberale, altro che non insegniamo alla conoscenza dello sviluppo puberale, educare ai rischi legati alle malattie sessualmente trasmesse Chi ha detto che noi neghiamo questo ha raccontato una colossale balla e allora ha preso in giro i cittadini italiani, diciamolo chiaro". "È semplicemente inaccettabile che un ministro come Valditara venga in Parlamento a contraddire apertamente la propria funzione. Ciò che rende tutto ancora più grave è l’aggressività e la violenza con cui si è scagliato contro l’opposizione in quest’aula", ha detto in aula alla Camera Andrea Quartini, del M5s. "Un’opposizione che stava semplicemente contestando ciò che è nero su bianco in una proposta di legge regressiva e nociva sul consenso informato. Valditara – ha aggiunto – dovrebbe guidare il ministero dell’istruzione con sobrietà e responsabilità, dimostra invece arroganza e prepotenza. Non si tratta solo di mancanza di stile, ma di un vero e proprio oltraggio alle regole della democrazia. Se il ministro non prova vergogna per le proprie parole e azioni, lo dico chiaramente: prenderemo iniziative ferme e decise". Anche il deputato M5s Antonio Caso è intervenuto in aula. "In aula oggi abbiamo assistito all’ennesima scena surreale: Fratelli d’Italia – ha dichiarato – non solo dimostra di non sapere cosa stanno votando, ma quando prendono la parola riescono persino a dire l’esatto contrario della realtà. Il deputato Caiata è arrivato a sostenere che il ddl Valditara 'non prevede divieti' proprio mentre si votava il divieto di educazione affettiva nelle scuole dell’infanzia e primarie. Un capolavoro di incoerenza, ignoranza e superficialità politica. La maggioranza tace, non interviene, non argomenta. Quando lo fa, svela un vuoto culturale e una disinformazione imbarazzante. È grave che chi governa il Paese non conosca i testi che approva, ma ancora più grave è che su un tema cruciale come la crescita dei nostri ragazzi si scelga l’ideologia al posto della competenza e della verità". Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha parlato di "una totale mancanza rispetto per il parlamento e per le opposizioni" da pare del ministro dell'Istruzione. Magi definisce Valditara "un cattivo maestro che manca di senso delle istituzioni: un modo di rabbioso di rivolgersi alle opposizioni che rivela il fatto che non sanno motivare il perché di questa legge, che oggettivamente restringe gli spazi per le attività di educazione sessuale e affettiva nelle scuole, rendendole più difficili”. “Oggi stiamo assistendo – ha detto – alla negazione da parte della maggioranza di quello che la maggioranza stessa sta facendo: almeno metteteci la faccia Nella scorsa legge di bilancio venne approvato un emendamento a mia prima firma che stanziava una somma contenuta ma importante per il significato politico, proprio per realizzare degli interventi nella scuola secondaria di primo e di secondo grado di educazione sessuoaffettiva, probabilmente nella disattenzione della maggioranza". "Ci fu una campagna feroce dei provita secondo cui con quell'emendamento la politica metteva le mani dalle mutande dei nostri figli, dicendo che è un cedimento gravissimo del centrodestra all'isteria abortista dei collettivi tranfemministi e alle teorie terrapiattiste sul genere fluido del movimento LGBTQ. Il risultato è che nelle prime settimane di gennaio, dopo l'approvazione della legge di bilancio, Il ministro Ciriani annunciava che quello stanziamento sarà dirottato non sulla finalità che quest' aula all'unanimità, anzi la commissione bilancio all'unanimità e poi quest'aula con i voti di fiducia aveva ratificato ma sulla finalità di prevenzione all'infertilità. Ai colleghi di centrodestra dico almeno metteteci la faccia, perchè è quello che avete già fatto e che state rifacendo”, ha concluso Magi. "Il ministro Valditara su un provvedimento così delicato che è sulla pelle della scuola e dei nostri studenti prima si permette di offendere l'opposizione, poi balbetta delle scuse poco credibili e alla fine volta le spalle e se ne va. Questa è la sintesi del loro senso di democrazia parlamentare e civile”, dichiara Patrizia Prestipino, deputata del Pd e docente delle scuole superiori, a seguito dell’intervento del ministro in aula alla Camera.
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Scintille alla Camera sull’educazione sessuale, Valditara all’opposizione: “Avete preso in giro gli italiani”