(Adnkronos) – Con l'avvio della stagione dei riscaldamenti, arriva il vademecum di Enea per bollette più leggere. In primo luogo, il consiglio è di valutare la sostituzione della caldaia a combustibile con una pompa di calore elettrica, grazie al nuovo applicativo web che ne misura in pochi minuti fattibilità e convenienza, per ottenere importanti risparmi in bolletta e minimizzare le emissioni di CO2 e di particolato atmosferico.  “L’app permette di valutare facilmente se la sostituzione possa avvenire senza modificare l’impianto idraulico o i radiatori, condizione che consentirebbe di ottenere risparmi annui che partono dai 150 euro, in caso della sostituzione di una caldaia a metano in una fascia climatica come quella di Padova, fino a 433 euro, nel caso di una caldaia a Gpl installata a Catania”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.  Le pompe di calore rappresentano infatti una soluzione avanzata non solo per il riscaldamento invernale, ma anche per raffrescamento estivo e produzione di acqua calda sanitaria. Garantiscono costi di esercizio contenuti e offrono la massima efficienza energetica, cedendo all'impianto molta più energia di quella consumata. Mentre “accoppiare un impianto centralizzato con, ad esempio, uno autonomo a pompa di calore mono o multisplit, ma anche con una stufa, un caminetto o un qualunque calorifero elettrico, significa fare una scelta poco efficiente – avverte Calabrese – Basti pensare solo ai costi di manutenzione che si moltiplicano. Più che alla compresenza di diversi sistemi, dovremmo pensare a un progetto generale di efficientamento, orientato alla razionalizzazione complessiva dell’impianto”.  Dopo l’accensione nelle zone alpine e in quelle più fredde tra Nord Italia e Appennino, il 1° novembre i riscaldamenti potranno essere accesi anche al Centro in città come Firenze mentre a Roma la data slitta al 15 novembre a seguito di un'ordinanza firmata ieri dal sindaco. Al Sud invece si dovrà aspettare il 15 novembre e fino al 1° dicembre per le città più calde come Reggio Calabria, Palermo o Agrigento. Di seguito i consigli Enea per ottimizzare il comfort e risparmiare sulla bolletta.  
Scegli soluzioni di ultima generazione – Sostituisci il vecchio impianto con una pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza. 
Fai un check-up dell’abitazione – Scegli un tecnico qualificato per valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Si può arrivare ad abbattere i consumi fino al 40%.  
Abbina alla caldaia per il riscaldamento un sistema di regolazione climatico – La termoregolazione climatica interviene attraverso una regolazione 'scorrevole' sulla temperatura di mandata dell’acqua all’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, consentendo di mantenere la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi fino al 25% ogni 10° C in meno.  
Installa sistemi di monitoraggio e controllo – Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti.  
Esegui la manutenzione degli impianti – Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).  
Controlla la temperatura degli ambienti e attenzione alle ore di accensione – Il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica in cui ci si trova. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. 
Scherma le finestre durante la notte – Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.  
Non coprire i radiatori – Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. 
Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo – Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.  
Installa valvole termostatiche – Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%. 
—economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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