(Adnkronos) – Il caso Rai Sport, la vicenda Sanremo, il risiko delle sedi estere, il piano editoriale del neodirettore di Radio1, Nicola Rao. Il prossimo Cda Rai, l'ultimo prima della pausa estiva, fissato per il 30 luglio, non si preannuncia esattamente come una sonnecchiante riunione prefestiva. Diversi infatti i temi caldi all'attenzione dei consiglieri, sul cui tavolo, tanto per cominciare, approderà sicuramente il caso di Rai Sport. La testata, che proprio l'anno prossimo si dovrà confrontare con gli eccezionali appuntamenti sportivi in calendario, dai Mondiali di Calcio alle Olimpiadi Milano – Cortina, vive un momento di tensione tra redazione e direzione. A quanto apprende l'Adnkronos, dopo la doppia sfiducia al piano editoriale presentato dal neodirettore Paolo Petrecca e l'annuncio di un pacchetto di tre giorni di sciopero da parte dell'assemblea, lunedì si è tenuto un incontro tra il cdr della testata e l'ufficio relazioni sindacali della Rai, nel tentativo di arrivare ad una conciliazione fra le parti. Tentativo però che, a quanto si apprende, sembra non avere raggiunto l'obiettivo. Ognuno sarebbe rimasto sulle proprie posizioni. E il cdr ha paventato di indire la prima giornata di sciopero, che potrebbe coincidere con la prima giornata del campionato di Serie A. Non è la prima volta che un direttore della tv di Stato raccoglie una doppia sfiducia: era già accaduto a Clemente Mimun, che ottenne una 'sfiducia bis' quando era direttore del Tg2 nel 1994, e ad Alessandro Casarin, il cui piano editoriale non ottenne per due volte la fiducia dell'assemblea della Tgr nel 2022. In entrambi i casi, i direttori proseguirono la loro avventura al timone delle testate senza subire ripercussioni, anche perché non sussiste per l'azienda un obbligo giuridico ad intervenire in seguito alla sfiducia, anche se ripetuta. Ma senz'altro qualche consigliere porrà un tema di opportunità in relazione al clima del lavoro nella redazione sportiva in un anno cruciale. L'altro grande tema sul tavolo, che l'azienda spera di definire prima della pausa estiva, è quello del festival di Sanremo. La trattativa con il Comune di Sanremo prosegue ma – a quanto si apprende – le posizioni rimangono ancora distanti. A questo punto il fattore tempo diventa stringente, visto che sul festival si inizia a lavorare da sempre con molti mesi di anticipo. Di fronte all'incertezza, la Rai sta continuando a valutare e concretizzare anche il piano B, quello di un 'Festival Rai della musica italiana', di un 'Festival della Rai' o di un 'Italian Song Contest Rai' (titoli tutti e tre registrati dall'azienda) da tenersi in un'altra location. Un piano B che, a quanto apprende l'Adnkronos, starebbe acquistando sempre più concretezza. Ma anche in questo caso il tempo stringe. Ed una decisione che permetta di mettere in piedi una nuova kermesse andrebbe presa in tempi molto rapidi. (di Ilaria Floris) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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