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Novità fiscali 2025 per liberi professionisti e famiglie in Italia

Riduzione dei contributi previdenziali per i nuovi professionisti

Il 2025 segna un cambiamento significativo per i liberi professionisti in Italia, grazie a misure pensate per alleviare il carico fiscale e incentivare l’avvio di nuove attività. Una delle novità più rilevanti è la riduzione dei contributi previdenziali per coloro che aprono una partita IVA per la prima volta. I professionisti che si iscrivono alle Gestioni Inps degli artigiani e commercianti potranno beneficiare di una riduzione del 50% sui contributi obbligatori da versare all’Inps per i primi tre anni di attività. Questo significa che la somma annua da versare si ridurrà a circa 2.200 euro, rendendo l’ingresso nel mondo del lavoro autonomo più accessibile.

In aggiunta, la percentuale sui redditi guadagnati per i contributi aggiuntivi sarà abbassata al 12%. Queste misure rappresentano un’opportunità significativa per i nuovi professionisti, che potranno così concentrarsi sullo sviluppo delle loro attività senza essere sopraffatti da oneri fiscali eccessivi.

Cambiamenti nel regime forfettario e spese deducibili

Un’altra importante novità riguarda il regime forfettario, che subirà modifiche significative. La soglia di reddito per poter aderire a questo regime passerà da 30.000 a 35.000 euro lordi. Pertanto, i liberi professionisti che nel 2024 hanno percepito redditi da lavoro subordinato fino a 34.999 euro lordi potranno continuare ad avvalersi di questo regime agevolato anche nel 2025. Questo cambiamento è destinato a favorire un numero maggiore di professionisti, permettendo loro di godere di vantaggi fiscali significativi.

Inoltre, le spese per rappresentanza e omaggi diventeranno deducibili solo se effettuate tramite mezzi di pagamento tracciabili. Questo significa che per poter sottrarre queste spese dai ricavi, il pagamento dovrà avvenire con carta, bonifico o POS, e non più in contante. Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nelle transazioni commerciali.

Incentivi per mamme lavoratrici e nuovi bonus per le famiglie

Il 2025 porta anche buone notizie per le mamme lavoratrici. Le libere professioniste con almeno due figli potranno beneficiare di un esonero parziale dai contributi previdenziali, applicabile a chi ha un reddito imponibile non superiore a 40.000 euro annui. Tuttavia, è importante notare che questo esonero non si estende alle professioniste in regime forfettario. Inoltre, per le famiglie con reddito ISEE non superiore a 40.000 euro, sono stati introdotti nuovi bonus, come il bonus per le nascite, che ammonta a 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025.

Il bonus asilo nido è stato aumentato a 3.600 euro per coloro che hanno un ISEE familiare inferiore ai 40.000 euro, senza limitazioni sull’età del figlio. Inoltre, il congedo parentale subirà un miglioramento con un’indennità pari all’80% della retribuzione per i primi tre mesi, da usufruire entro il sesto anno di vita del bambino. Tuttavia, l’accesso a tale beneficio dipende dalla cassa previdenziale di appartenenza, il che potrebbe variare le opportunità per le diverse categorie di lavoratori autonomi.

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