(Adnkronos) – Nella Striscia di Gaza "sono morte per malnutrizione 227 persone, di cui 103 bambini dall'inizio della guerra". E' quanto denuncia il ministero della Salute dell'enclave, citando dati, riportati da Al Jazeera. Secondo la stessa fonte nelle ultime 24 ore sono morti almeno 89 palestinesi. I feriti sarebbero stati 513 feriti negli attacchi israeliani a Gaza. Nella dichiarazione, diffusa del ministero su Telegram, si apprende anche di undici corpi recuperati sotto le macerie, vittime di precedenti attacchi israeliani. La guerra di Israele a Gaza, dal 7 ottobre 2023, ha causato la morte di 61.599 palestinesi e il ferimento di 154.088 persone, ha aggiunto il ministero specificando che il numero totale di richiedenti aiuti, uccisi dal 27 maggio scorso, da quando cioè Israele ha introdotto il nuovo meccanismo di distribuzione degli aiuti attraverso Ghf, ha raggiunto quota 1.838, con oltre 13.409 feriti. "Non ci sono segnali di malnutrizione generalizzata nella Striscia di Gaza" ha affermato il Coordinator of government activities in the territories (Cogat), ente del ministero della Difesa israeliano in un nuovo rapporto nel quale si afferma che, lì dove l'Onu mette in guardia da settimane contro un rischio di "carestia generalizzata", non ci sono segnali di malnutrizione. Il Cogat, responsabile dell'amministrazione civile dei territori palestinesi, indica di aver effettuato un "esame approfondito" dei dati e delle cifre, diffuse da Hamas sui decessi causati dalla fame nell'enclave palestinese, accusando il gruppo di "sfruttamento cinico di immagini tragiche" sui media e di aver gonfiato il numeri dei decessi. Il Cogat, invece, ha affermato di rilevare "un significativo scarto" tra queste cifre e "i casi documentati, con dettagli di identificazione completi", sollevando "dubbi sulla loro credibilità". L'analisi caso per caso dei decessi, secondo il Cogat, ha mostrato che "la maggior parte delle vittime, soffriva di condizioni pregresse che hanno portato al deterioramento del loro stato di salute, senza poter correlare il decesso con il loro stato nutrizionale", ha affermato l'ente. In un comunicato, Hamas ha replicato a quella che definisce una lista di "menzogne", accusando il Cogat del "tentativo disperato e vano di camuffare un crimine documentato a livello internazionale, la fame sistematica" della popolazione gazawi. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, 148 persone sono morte per le conseguenze della malnutrizione da gennaio, e quasi 12.000 bambini di meno di cinque anni nel solo mese di luglio hanno sofferto di malnutrizione acuta, il numero più alto registrato dall'inizio del conflitto. Il Programma Alimentare Mondiale ha stimato che "più di un terzo della popolazione non mangia per diversi giorni consecutivi" e ha segnalato un "aumento significativo della malnutrizione acuta". "La malnutrizione a Gaza è una realtà, sta progredendo rapidamente e colpisce tutta la popolazione", ha affermato Jean-Guy Vataux, capo della missione Msf nei territori palestinesi. L'Italia ha sottoscritto oggi, insieme all'Unione Europea e a un gruppo di Stati membri, al Regno Unito, al Canada e ad altri partner, rende noto la Farnesina, un appello urgente alle autorità di Israele affinché venga concesso il pieno accesso a Gaza a tutti gli aiuti e venga garantito agli operatori umanitari e alle Ong di proseguire in sicurezza il loro impegno per la distribuzione di cibo a favore della popolazione civile nella Striscia. La situazione umanitaria richiede azioni urgenti, rafforzando l'impegno umanitario a favore di Gaza. Già nelle scorse settimane, nei vari contatti con il governo israeliano, l'Italia aveva sollecitato un'apertura agli aiuti e si era impegnata per moltiplicare gli sforzi a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione della Striscia. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Ministero Salute di Gaza: “Da inizio guerra morte 227 persone per fame”. Israele: “Numeri gonfiati”
