(Adnkronos) – L’aumento della cedolare secca dal 21% al 26% per gli affitti brevi avrà un impatto limitato sui proprietari, pari a circa 60 euro al mese. Lo rileva il Centro Studi di SoloAffitti, secondo cui l’aggravio medio sarà di 713 euro l’anno su un reddito imponibile medio di 14.000 euro. Il gettito complessivo della cedolare secca nel 2024 ha raggiunto quasi 5 miliardi di euro, con oltre tre milioni di contribuenti. L’aumento, secondo SoloAffitti, genererà appena 102 milioni di euro in più per l’erario: "Un’operazione di equilibrio di bilancio più che una misura strutturale". Molti proprietari stanno già abbandonando la locazione breve per tornare a quella residenziale, attratti da rendimenti più stabili e minori costi di gestione. Tolte le spese, il guadagno netto medio da affitti brevi si riduce infatti a 5.700 euro l’anno, inferiore a quanto si ottiene con un affitto tradizionale in molte città. “La vera sfida – sottolinea la Ceo di SoloAffitti, Silvia Spronelli – è rimettere sul mercato le quasi 10 milioni di case sfitte, con una riforma complessiva che offra più garanzie ai proprietari e soluzioni accessibili a famiglie, studenti e lavoratori in mobilità.”
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