(Adnkronos) – Cessate il fuoco nella capitale libica Tripoli. Ad annunciarlo è il ministero della Difesa. L'annuncio, ricostruisce il Libya Herald, arriva dopo le notizie di nuovi scontri esplosi nella notte, anche in zone centrali e residenziali, tra forze allineate con il governo di Tripoli e il fronte capeggiato da Abdelraouf Kara, al comando della milizia Rada (Forza speciale di deterrenza) e fazioni alleate. Scontri preceduti da quelli di ieri in cui sarebbe stato ucciso il potente Abdelghani al-Kikli. "Annunciamo l'inizio dell'attuazione di un cessate il fuoco su tutti gli assi di tensione all'interno della capitale Tripoli nel quadro della volontà di proteggere i civili, tutelare le istituzioni dello Stato ed evitare un'ulteriore escalation", si legge nell'annuncio riportato dal giornale online. Secondo quanto riportato, "le forze regolari, in coordinamento con le autorità di sicurezza competenti, hanno iniziato ad adottare le misure necessarie per garantire la calma, anche il dispiegamento di unità neutrali in diversi punti di contatto". L'obiettivo dichiarato è "garantire l'ordine pubblico e impedire ogni tentativo di sfruttare le circostanze" con l'appello a "tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco e ad astenersi da dichiarazioni provocatorie o da mosse sul campo che possano riaccendere le tensioni". Dopo la "seconda notte consecutiva" di escalation di tensioni nella città, arriva così la tregua chiesta anche dalla missione delle Nazioni Unite in Libia. Unsmil aveva infatti espresso "profonda preoccupazione" per "l'escalation di violenza nei quartieri densamente popolati di Tripoli per la seconda notte consecutiva, che mette a rischio la vita di innumerevoli civili".
Ieri era stato confermato un bilancio di almeno sei morti. Unsmil aveva quindi chiesto un "cessate il fuoco immediato e senza condizioni in tutte le aree abitate" perché il proseguimento delle ostilità "non farà altro che aggravare la situazione di instabilità nella capitale e in Libia in generale". In una nota diffusa via X la Missione aveva sollecitato "tutte le parti" ad avviare subito "un dialogo serio" per "risolvere le divergenze in modo pacifico". Confermato quindi il "pieno sostegno a tutti gli sforzi per la de-escalation" e la disponibilità a mediare per "contribuire a porre fine ai combattimenti e facilitare il dialogo a tutela della stabilità e delle vite e dei beni dei libici". La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia in Libia monitorano intanto la situazione nella capitale e il ministro Antonio Tajani "ne segue l’evoluzione", quanto si legge in un messaggio sulla escalation a Tripoli postato dal Ministero degli Affari Esteri su X. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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