(Adnkronos) – E' la figlia Ju Ae l'erede riconosciuta del leader nordcoreano Kim Jong un. A questa conclusione è giunta l'agenzia di intelligence sudcoreana, stando a quanto comunicato ai giornalisti dal parlamentare di Seul Lee Seong-kweun, informato in proposito dalla stessa agenzia. Ju Ae ha accompagnato il padre in una visita di alto profilo a Pechino all'inizio di settembre, il suo primo viaggio ufficiale all'estero, dove Kim ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin. Gli analisti la considerano da tempo la probabile erede del padre, sebbene si siano fatte illazioni sul fatto che Ju Ae abbia un fratello maggiore che viene segretamente preparato per diventare il prossimo leader. L'agenzia di intelligence sudcoreana parla di "una narrazione rivoluzionaria sufficiente a rafforzare la posizione di probabile erede", di Ju dopo il suo viaggio in Cina. "L'agenzia percepisce Ju Ae come l'erede riconosciuta e vede la sua partecipazione alla visita in Cina come parte del completamento della narrazione della successione", ha riferito il parlamentare. I media statali nordcoreani hanno pubblicato una sua foto all'interno del treno blindato del Paese, insieme al padre e ad altri funzionari, al loro ritorno da Pechino. L'intelligence di Seul ha affermato di aver appreso che Kim e sua figlia "hanno soggiornato presso l'ambasciata nordcoreana" durante il loro soggiorno in Cina e sono stati circondati da una rigorosa rete di protezione, anche delle informazioni biometriche, "da tempo parte del protocollo di sicurezza della Corea del Nord" secondo Ahn Chan-il, un disertore diventato ricercatore che dirige il World Institute for North Korea Studies. "Il fatto che Ju Ae abbia ricevuto lo stesso livello di protezione di Kim Jong Un dimostra ancora una volta che è una probabile successore", ha dichiarato all'Afp. (segue) Ju Ae è stata presentata pubblicamente nel 2022, quando ha accompagnato il padre al lancio di un missile balistico intercontinentale. Da allora, i media statali nordcoreani l'hanno definita "la bambina amata" e una "grande guida" – "hyangdo" in coreano – un termine tipicamente riservato ai massimi dirigenti e ai loro successori. Prima del 2022, l'unica conferma della sua esistenza era arrivata dall'ex stella dell'NBA Dennis Rodman, che aveva visitato la Corea del Nord nel 2013.
Seul aveva inizialmente indicato che Kim e sua moglie Ri avevano avuto il loro primo figlio, un maschio, nel 2010, e che Ju Ae era la loro secondogenita. Ma nel 2023, il ministro dell'Unificazione di Seul ha dichiarato che il governo "non era in grado di confermare" l'esistenza del figlio di Kim. Per il deputato Lee le voci secondo cui Kim avrebbe un altro figlio, forse con disabilità, forse che si trova all'estero per studiare, secondo le varie illazioni fatte, "non sono considerate credibili". "In particolare, nel caso degli studi all'estero, l'intelligence ha osservato che, per quanto si cerchi di nascondere un fatto del genere, questo inevitabilmente verrebbe a galla, e quindi la possibilità è considerata molto bassa". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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