(Adnkronos) – L'Iran non si fida ed esprime dubbi sulla tenuta del cessate il fuoco con Israele, in vigore da martedì dopo dodici giorni di guerra tra i due Paesi. "Non abbiamo iniziato la guerra, ma abbiamo risposto con tutte le nostre forze all'aggressore – ha dichiarato il capo di stato maggiore iraniano, Abdolrahim Moussavi, citato dalla televisione di Stato -. Abbiamo seri dubbi sul rispetto da parte di Israele dei suoi impegni, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una forte risposta". "Siamo vigili e pronti a reagire se necessario", ha ribadito Moussavi. Il portavoce della magistratura iraniana ha intanto annunciato che almeno 71 persone sarebbero rimaste uccise nell’attacco israeliano al carcere di Evin, avvenuto lunedì scorso a nord di Teheran. "Asghar Jahangir, portavoce del sistema giudiziario, ha confermato che ‘secondo le cifre ufficiali, 71 persone sono morte nell’attacco al carcere di Evin’,” hanno riportato i media iraniani. Il bombardamento, che ha sollevato forte indignazione in Iran, è avvenuto pochi giorni prima dell’accordo di cessate il fuoco che ha posto fine alle "Guerra dei 12 giorni". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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