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Inter-Barcellona, arresto cardiaco a San Siro per un tifoso: “Defibrillato 4 volte”

(Adnkronos) – Non solo Davide Frattesi. Anche un tifoso ha avuto un malore subito dopo la partita Inter-Barcellona. Il suo cuore si è fermato all'improvviso mentre si stava dirigendo verso le uscite dello stadio San Siro di Milano, dopo l'impresa che ha regalato ai nerazzurri l'accesso alla finale di Champions League.  L'uomo, un tifoso dell'Inter di poco più di 40 anni e senza alcun apparente fattore di rischio, si è sentito male e si è accasciato a terra. Immediati i soccorsi. "È stato defibrillato 4 volte, intervallate dal massaggio cardiaco. Alla quarta è ricomparso il ritmo", spiega all'Adnkronos Salute Alessandro Geddo, responsabile del servizio sanitario stadio San Siro.  "A fine partita, durante il deflusso dal secondo anello, settore blu – ricostruisce il medico – questo giovane tifoso ha avuto un arresto cardiaco", una persona "senza particolari patologie. E' stato soccorso dalla pattuglia in loco, poi sono arrivato io e la mia équipe. Dopo la ricomparsa del ritmo cardiaco, il paziente è stato intubato e messo in coma farmacologico". Dopo la stabilizzazione, l'uomo "è stato portato alla Rianimazione dell'ospedale San Carlo" di Milano. "Era in respiro spontaneo – chiarisce Geddo – Domani dovrebbe essere svegliato e ad oggi non risultano segni di compromissione neurologica".  
Quest'anno, racconta il medico, "è la seconda volta" che si verifica un episodio simile "a San Siro. In media accade 2 volte all'anno. L'altro caso è capitato circa 4 mesi fa, e il paziente è completamente tornato ristabilito. Era una persona con fattori di rischio, mentre quest'ultimo paziente no". L'uomo che si è sentito male sugli spalti ieri dopo Inter-Barcellona "era con un amico che è stato il primo a iniziare già il massaggio cardiaco. E' questa la chiave di volta – assicura il camice bianco – prima si inizia a massaggiare e meglio è".  Cosa può aver inciso sul malore di una persona così giovane? "Non è possibile dirlo – risponde Geddo – anche perché non conosciamo eventuali fattori di rischio individuali". Lo stress di un match carico di emozioni e colpi di scena può aver contribuito? "Sicuramente lo stress può avere un'incidenza su questo tipo di eventi ed è ben noto che durante situazioni di alta emotività con il rilascio di catecolamine c'è un rischio aumentato di spasmo coronarico o anche di ischemia franca", conclude l'esperto. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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