(Adnkronos) – “In tema di rendicontazione Esg per il settore real estate, vorrei partire da una valutazione degli emerging trend rilevati con un’indagine condotta dall’Urban land institute in collaborazione con Pwc in Italia nel 2023: il 62% dei ceo intervistati riteneva che l’impatto sociale avrebbe rivestito un impatto prevalente nei progetti di investimento per la rigenerazione urbana. Ancor prima che venissero definite le metriche di rendicontazione, dunque, i player avevano già in mente l’importanza della ’s’ di Esg”. Così Lorenzo Fiorillo, Esg Director di PwC, intervenendo al panel ‘Come misuriamo gli Esg? Affinare la E, affrontare la S’ all’undicesima edizione di Rebuild, la due giorni in svolgimento al Centro Congressi Riva del Garda (TN) il 6 e 7 maggio e dedicata al futuro del comparto delle costruzioni, in cui sostenibilità e nuove tecnologie digitali saranno sempre più protagoniste. Centrale nell’edizione 2025, intitolata 'Connect minds, enable innovation – Condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione', il tema delle connessioni tra persone, competenze e tecnologie a 360°. L’attenzione alla rendicontazione agli aspetti Esg è stata poi convogliata “nella normativa Corporate Sustainability Reporting Directive”, conosciuta più semplicemente come Csrd, “a cui dovevano rispondere prima le aziende quotate e con più di 500 dipendenti e poi le medie e piccole imprese, che prevede standard europei di rendicontazione ed introduce più di mille data points. Non sono ancora stati pubblicati gli standard specifici per il settore – aggiunge Fiorillo – attendiamo quelli per il settore real estate. Successivamente, prima ancora che la Csrd venisse percepita, è uscito il pacchetto Omnibus, con il quale la Commissione ha voluto semplificare la direttiva precedente che era piuttosto complessa”. “Gli standard Esrs contengono metriche di rendicontazione di tipo ambientale, sociale, di governance e trasversali e permettono di confrontare i risultati delle diverse aziende che operano nello stesso settore. Tuttavia – precisa – se si eccelle in un comparto, non significa eccellere come azienda nel suo complesso, tutti i parametri devono essere a livelli ottimali. Le aziende che elaborano la dichiarazione di sostenibilità devono tenere conto di 12 temi secondo gli Esrs. Ogni tema ha metriche specifiche e ciascuna metrica ha un data point specifico da rendicontare, nel totale sono più di mille”. “Le prime evidenze dei report Csrd, raccolte da due università tedesche su 7 aziende di grandissime dimensioni a livello europeo – conclude Fiorillo – mettono in luce come queste abbiano finora rendicontato solo l’e1 e la componente s1”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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