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Dazi, perchè Trump tassa foche e pinguini? La versione Usa

(Adnkronos) –
Perché Donald Trump ha imposto dazi anche alle isole abitate solo da foche e pinguini? La decisione adottata dal presidente degli Stati Uniti, che ha tassato anche lembi di terra sparsi nell'Oceano e disabitati, è diventata oggetto di ironie e meme: non si contano le foto, generate con le nuove app di intelligenza artificiale, che accostano Trump ai pinguini in negoziati roventi.  Se però la Casa Bianca ha preso la decisione, a quanto pare, un motivo c'è. Il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha difeso l'intransigenza dell'amministrazione. L'imposizione dei dazi del 10% sulle isole Heard e McDonald, territori australiani nell'Oceano Antartico, ha infatti lo scopo di chiudere "scappatoie ridicole" e impedire ad altri Paesi di utilizzare quelle rotte per spedire merci verso gli Stati Uniti, ha dichiarato Lutnick in un’intervista alla Cbs.   Stupito dall'annuncio, il ministro del Commercio australiano Don Farrell aveva definito l'imposizione dei dazi "chiaramente un errore, frutto di un processo affrettato". Ma di fronte alle critiche, Lutnick ha ribattuto: "Se lasci qualcosa fuori dalla lista, i Paesi passano attraverso quei territori per raggiungerci". E ha aggiunto: "Il presidente lo sa, è stanco di questa situazione e intende sistemarla".  Il transshipment – ovvero la spedizione di merci da un porto a un altro come tappa intermedia verso la destinazione finale – è una pratica comune nel commercio globale. Tuttavia, secondo la Ong Pew Charitable Trusts, questo metodo può "consentire a soggetti poco trasparenti di alterare o manipolare i dati" relativi alla tracciabilità delle merci. L'organizzazione stima che ogni anno, solo nell’area del Pacifico occidentale e centrale, centinaia di milioni di dollari in tonno e specie affini vengano spostati illegalmente attraverso questo sistema.  È difficile avere un quadro chiaro delle importazioni provenienti dalle isole Heard e McDonald. I dati della Banca Mondiale indicano che negli ultimi anni le esportazioni verso gli Stati Uniti da queste isole sono state minime. Diversi invece i numeri relativi al 2022, quando gli Usa avevano importato merci per 1,4 milioni di dollari, quasi tutte catalogate come "macchinari e apparecchi elettronici". Tra i territori colpiti dai nuovi dazi figura anche il Territorio britannico dell’Oceano Indiano, occupato esclusivamente da personale militare e accessibile solo con permesso speciale. Secondo la Banca Mondiale, da questo territorio sono state esportate negli Stati Uniti merci per un valore di 414.350 dollari nel 2022. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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