(Adnkronos) – "Da 3 anni, in privato, incontri, riunioni dei ministri, interviste, dico ciò che ieri è stato codificato nella Strategia di Sicurezza Nazionale Usa e cioè che il rapporto con l’Ue sarebbe mutato e che le garanzie di difesa regalate dopo il ‘45 sarebbero finite velocemente. Era chiaro, evidente. Con una tempistica più accelerata di quella che temevo (pensavo concedessero 2/3 anni in più) è accaduto ciò che era previsto. La traiettoria della politica americana era evidente già prima dell’avvento di Trump che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile. Gli Usa hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario". Così su X Guido Crosetto, ministro della Difesa. "Trump ha semplicemente esplicitato che l’Eu gli serve poco o nulla in questa competizione. Perché non ha risorse naturali particolarmente rilevanti o utili. Perché sta perdendo la competizione sull’innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché – continua Crosetto – rispetto ai nuovi attori del Mondo, è piccola, lenta e 'vecchia'. I motivi per cui lo abbia fatto anche con un po’ di asprezza non sono nemmeno loro una sorpresa perché i suoi giudizi (e quelli di molti esponenti repubblicani o maga) su alcune posizioni e scelte politiche dell’Unione sono note da anni. Ma il tema principale non è l’Eu. Come si nota dal poco spazio dedicato al vecchio continente, nella strategia resa nota ieri". "Ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il rafforzamento degli Usa nella competizione con la Cina. Un approccio pragmatico, senza sentimenti o legami, utilitaristico ed esclusivamente orientato alla supremazia economica e tecnologica nei prossimi anni perché significa supremazia in questo secolo. Nulla di nuovo, per chi lo avesse seguito negli anni – evidenzia Crosetto – nulla di strano rispetto alla visione americana consolidata. È questo scenario (come dicevo ampiamente previsto) quello nel quale devono essere definite le scelte, le decisioni, le strategie delle nazioni più piccole (come noi). Perché anche noi abbiamo bisogno di risorse. Perché anche noi abbiamo bisogno di tecnologie. Perché anche noi abbiamo bisogno di far crescere la nostra economia e difendere il nostro spazio di ricchezza. Non per esercitare una supremazia su qualcuno ma per garantirci futuro". "Nel frattempo però la pessima notizia è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito 'gratuitamente', i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza. Non parlo solo di quelle militari. Per scelta politica in questi anni abbiamo costruito e consolidato una grande quantità di rapporti bilaterali con nazioni che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici. Per scelta – sottolinea Crosetto – abbiamo contribuito a dare un piccolo impulso positivo ad un’Europa che aveva perso il contatto con le traiettorie del Mondo pensando di poterlo plasmare a sua immagine e somiglianza. Piccolo, perché le resistenze ideologiche e burocratiche che rifiutano un approccio veloce e pragmatico alle evoluzioni della realtà sono fortissime e sedimentate". "L’Europa è anche però un luogo naturale dove poter trovare partners per fare ciò che da soli siamo troppo piccoli per realizzare. Ad esempio è chiaro che la 'soglia di ingresso' finanziaria per recuperare il tempo perso su tecnologie fondamentali richiede una quantità di investimenti pubblici e privati tali che anche per 27 nazioni sono pesanti. Ma vanno fatti, per sopravvivere. Stesso discorso per la Difesa: più siamo, più è forte, meno costa. Siamo nel pieno centro di cambiamenti epocali. Occorre vederli, capirli ed orientare la nave, come in mare durante una tempesta. Perché, come accade in mare, nessuno, nemmeno i più grandi sono in grado di controllare i flussi dei tempi nei quali viviamo, ma ognuno è costretto ad affrontarli navigando al meglio", conclude Crosetto. Nell'avvertimento contenuto tra gli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa, pubblicata dalla Casa Bianca e firmata dal presidente Trump, si legge che "se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata". ''Non parlerei di un incrinarsi di rapporti tra Stati Uniti ed Europa – ha commentato la premier Giorgia Meloni ospite del Tg La7, intervistata dal direttore Enrico Mentana – Io penso che quello che è scritto in questo documento strategico, magari con toni assertivi, è qualcosa che nel dibattito tra Stati Uniti ed Europa va avanti da molto tempo e ritengo che parli di processo storico inevitabile. Se l'Europa vuole essere grande, deve difendersi da sola, non dipendere da altri. Quando tu appalti la sicurezza a un altro, devi sapere che c'è un prezzo da pagare…''.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scopri come il fenomeno del "staff leasing" ha trasformato la normativa del lavoro in Italia negli ultimi quindici anni. Analizziamo…
(Adnkronos) - Meritocrazia Italia ha incontrato alcune tra le principali associazioni attive sul territorio nazionale, in occasione della Direzione nazionale.…
(Adnkronos) - A quasi due settimane dalla 'storica' vittoria di Roberto Fico in Campania, il cantiere delle nuove nomine del…
(Adnkronos) - Un incontro con le principali associazioni operanti su tutto il territorio nazionale: così Meritocrazia Italia, nel corso della…
(Adnkronos) - Tutti in fila da Passaggio al Bosco, la casa editrice identitaria, accusata di pubblicare testi che esaltano il…
(Adnkronos) - È stata veramente un punto di svolta la Direzione Nazionale che Meritocrazia Italia ha tenuto ieri a Roma,…