(Adnkronos) – “Le aziende italiane hanno iniziato a sperimentare con l’intelligenza artificiale, ma ora serve un salto di scala: bisogna passare dalla fase di prova alla vera industrializzazione dei modelli”, ha dichiarato Fabio Pascali, country manager di Cloudera Italia, durante la diretta speciale dell’Adnkronos da Comolake 2025. “Molte organizzazioni, pubbliche e private, hanno scoperto che i modelli cloud ‘as a service’ possono generare criticità, sia sui costi sia sulla sovranità del dato”, ha spiegato. “Noi entriamo in gioco proprio qui, offrendo una piattaforma unica per la gestione dei dati e dell’AI, capace di operare sia nel cloud sia on premise, garantendo sicurezza, controllo e indipendenza”. Pascali ha aggiunto che “il tema della sovranità digitale non è teorico: le imprese devono sapere dove risiedono i propri dati e poter scegliere liberamente dove allenare e utilizzare i modelli di intelligenza artificiale, senza dipendere da fornitori esterni”. “In un’economia sempre più data driven, la libertà di scelta è fondamentale: le imprese devono poter spostare i propri dati e modelli AI da un’infrastruttura all’altra senza vincoli né costi aggiuntivi. Il rischio di lock-in tecnologico è reale: per evitarlo servono piattaforme aperte, basate su standard e componenti open source”, ha spiegato. “L’open source è il motore dell’innovazione e dell’indipendenza: è ciò che permette di mantenere il controllo e pianificare un’exit strategy chiara fin dal primo giorno”. Pascali ha concluso con una metafora: “Costruire da zero una piattaforma dati è come voler assemblare da soli un’auto per fare il giro del lago di Como. Si può fare, ma si rischia di non partire mai. Il valore vero sta nel concentrarsi sui casi d’uso e sui risultati, non sulla tecnologia fine a se stessa”.
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Comolake, Pascali (Cloudera): “Sovranità digitale e dati sicuri, così si industrializza l’AI”
