(Adnkronos) – “Un mondo del lavoro più inclusivo per me mette al centro la garanzia di un lavoro più soddisfacente per tutti. È quello a cui dobbiamo tendere. Questa stagione in cui sono chiamata a fare il mio lavoro è un’esperienza unica per il nostro Paese". E' quanto ha dichiarato la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, a margine del Ceo Meeting, in cui il consorzio Elis ha presentato 'GenerAzione Talento', il nuovo progetto che valorizza i lavoratori senior. "I numeri che stiamo mettendo assieme in termini di occupazione e tasso di disoccupazione che cala -ha spiegato- sono passi verso il risultato della piena integrazione lavorativa di chi ha sempre avuto una difficoltà di coinvolgimento in questo senso. Penso alle donne e ai giovani", ha sottolineato. Secondo il ministro, "al momento abbiamo cinque generazioni nel mercato del lavoro, e oggi non abbiamo bisogno di creare una competizione intergenerazionale. Non bisogna rinunciare a certi lavoratori per far spazio ad altri. Il lavoro e il pensiero di Elis è il pensiero unificante. È importante giocare di squadra con imprese e sindacati e con chi ha le mani in pasta, promuovendo il lavoro per far sentire meglio le persone",ha sottolineato. "Qui in Elis -ha continuato Calderone- si respira un’aria leggera: questi giovani sono sempre sorridenti. I nostri ragazzi non sono disattenti o rinunciatari rispetto alle occasioni che la vita gli propone. Casomai sono disorientati, infatti per loro abbiamo costruito 'Appli', un web coach virtuale con l’Ia generativa multi utente che ci consente di accompagnare i giovani per aiutarli a comprendere quali sono i loro talenti e qual è il percorso necessario". Secondo il ministro, infatti, "le occasioni di lavoro ci sono, e sono in attesa di una risposta". "Il compito del Governo e di chi ha l’opportunità di fare questo è accompagnare i giovani con senso di responsabilità, come fa Elis grazie alle aziende associate. Si devono mettere in campo politiche per sostenere la demografia, ma sappiamo che il problema è anche un altro, ovvero 30 anni fa non sono nati i genitori dei bambini che mancano oggi. Un bambino oggi sarà un lavoratore fra 25 o 30 anni, dobbiamo per questo guardare con realismo e speranza a ciò che abbiamo", ha continuato. Secondo il ministro, "la qualità nelle aziende la fanno le persone, abbiamo un’occupazione che sta crescendo a tempo indeterminato". "C’è bisogno di stabilità e noi in questo momento non dobbiamo creare competizione fra persone. Gli anziani non devono lasciare il posto ai giovani e accelerare il ricambio generazionale, va creata un’alleanza tra i lavoratori, dove i senior non devono solo spiegare come si fa un lavoro ma perché lo si fa e perché lo si fa in quel modo", ha concluso.
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Calderone: “Lavoro deve essere più inclusivo, no a competizione tra generazioni”
