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Ambiente, chiusura a Teatro Argentina di Roma per Italia Green Film Festival

(Adnkronos) – Si è chiusa ieri sera, con una cerimonia densa di significato, la VI edizione dell’Italia Green Film Festival, che ha trasformato il Teatro Argentina di Roma in un’arena di bellezza consapevole, arte militante e riflessione collettiva. Una serata in cui il cinema ha alzato la voce contro l’indifferenza, riconfermando la propria capacità di smuovere coscienze e generare futuro. Oltre 500 pellicole da 62 Paesi hanno concorso quest’anno, segno di un’urgenza globale, raccontare attraverso le immagini le ferite del pianeta e le speranze di chi, ogni giorno, prova a curarle. A guidare la serata, le giornaliste Vittoriana Abate e Francesca Rasi, insieme al direttore artistico Pierre Marchionne, raffinato e risoluto nel ribadire l’identità profonda del Festival: "Non premiamo semplici film, ma visioni capaci di scuotere e ispirare". A precedere la cerimonia, l’emozionante green carpet allestito di fronte all’Ara Sacra, calcato da protagonisti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. In apertura, l’intervento della Banda della Polizia Locale di Roma, che ha impreziosito l’atmosfera con un omaggio musicale istituzionale ma coinvolgente. In sala, tra gli altri, Franco Nero, presidente onorario del Festival, accanto a personalità come Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso e l’architetto Massimiliano Fuksas, oltre a volti noti dello spettacolo e della società civile, tra cui Carlotta Galmarini, Pietro Romano, Emy Bergamo, Eleonora Ivone, Fabiana Balestra, Claudia Conte, Maria Pia Ruspoli e Guglielmo Giovannelli Marconi e le modelle Emanuela Mai e Ana Maria Vasilache. Protagonista anche la moda etica, con le creazioni sostenibili degli stilisti Rosso D’Aquino e Mariel Spiridigliozzi. Quest’ultima ha firmato una vera e propria dichiarazione stilistica. Una collezione essenziale e colta, in cui ogni tessuto naturale e ogni linea sartoriale raccontano una scelta, un gesto, un impegno. Le sue creazioni hanno incarnato perfettamente lo spirito del Festival: la bellezza al servizio di una visione etica e consapevole. Nel corso della serata in programma la consegna delle Golden Leaf 2025, assegnate alle dodici opere più rappresentative tra quelle in concorso.  Tra i film premiati e presenti alla serata, 'La Terra delle Donne' di Marisa Vallone, potente racconto sul legame tra identità femminile e terra. 'Food for Profit' di Giulia Innocenzi, inchiesta incisiva sull’impatto ambientale dell’industria alimentare, 'Scirocco' di Habib Ayeb, poesia visiva sui deserti tunisini e i mutamenti climatici, 'Bad Woods' di Jiri Hanzlicek, premiato per la categoria animazione, per il suo linguaggio potente e universale, 'Safarà' di Paolo Calcagni, viaggio lirico nell’equilibrio fragile tra uomo e natura, 'Transumanza' della Luigi Diotaiuti Foundation, omaggio alle radici contadine e alla cultura del rispetto. Assenti ma premiati anche 'Lacci' di Kenta Crisà e Stefano Demarie, 'Raindrop' di Marco Dominik Graf, 'Voci dal Mare' di Simone Gavazzi e Guido Pontecorvo, 'Out of Sight by the Forest' di Nadina Dobrowolska – Otwarte Klatki, e 'Notte Fuori' di Carlotta Cerquetti. Applausi da parte del pubblico hanno accompagnato la consegna dei premi speciali a Giuseppe Tornatore, per la sua sensibilità nel raccontare il pianeta attraverso il cinema, a Michele Placido, per la sua coerenza artistica e il suo sguardo critico sulle contraddizioni sociali e ambientali italiane, a Enrico Lo Verso, al Comandante Mario De Sclavis e alla stessa Vittoriana Abate, per il suo costante impegno culturale. La giuria internazionale, guidata dallo scrittore e ambientalista Sergio Bambarén, ha accompagnato anche i momenti istituzionali del Festival in Campidoglio e al Parlamento, promuovendo un confronto profondo tra arte, cultura e politiche per la sostenibilità. Con questa edizione, l’Italia Green Film Festival si conferma ben più di una rassegna cinematografica: è un manifesto culturale che restituisce centralità all’arte come azione, parola e responsabilità. "Siamo riusciti a costruire una comunità internazionale che non si limita a guardare, ma sceglie di agire. È questo il vero successo del Festival", ha dichiarato Pierre Marchionne a fine serata.  —[email protected] (Web Info)

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