(Adnkronos) – Doveva essere un gesto simbolico, un tributo di alto valore culturale e istituzionale alla Festa della Repubblica. E invece rischia di trasformarsi in un caso spinoso, carico di interrogativi: cosa è andato storto nella proposta di registrare l'Inno d'Italia con l'Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice da Piazza San Marco, nel cuore iconico di Venezia? L'idea – promossa dal'Anfols, l'Associazione nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, e accolta dal ministero della Cultura, che avrebbe stanziato 40mila euro per realizzare e trasmettere il 2 giugno su RaiUno, subito dopo il Tg1 delle 20, il contributo musicale – sembrava destinata a nobilitare il patrimonio operistico italiano. Ma l'entusiasmante proposta si è presto scontrata con una realtà più complessa, come emerge da una ricostruzione dei fatti secondo quanto più fonti hanno riferito all'Adnkronos. Alla richiesta di partecipazione, i sindacati locali della Fenice avrebbero presentato una richiesta economica intorno ai 44.000 euro, più 10.000 circa di spese per la Fondazione relative soprattutto alla logistica. Essendo le maestranze della Fenice già stipendiate dalla Fondazione, la richiesta sarebbe stata per indennità extracontrattuali dei lavoratori. La cifra totale sarebbe stata considerata da alcuni, anche all'interno della stessa Fondazione, fuori scala rispetto a quanto avrebbero chiesto altre prestigiose orchestre italiane o internazionali. Il sovrintendente della Fenice, Nicola Colabianchi, trovandosi nell'impossibilità di coprire tali costi, avrebbe proposto una soluzione alternativa: utilizzare solo l’Orchestra, escludendo il Coro. Ma anche questa ipotesi sarebbe stata respinta, con il rischio concreto che la Fenice non partecipi affatto a un evento pensato proprio per valorizzare le massime istituzioni musicali del Paese. Nel frattempo, a offrire una nota di contrasto sarebbe stata la disponibilità, completamente gratuita, del tenore Vittorio Grigolo, uno dei nomi più riconosciuti a livello internazionale, che si sarebbe detto pronto a cantare l'Inno a titolo istituzionale, nonostante gli impegni. Anche il direttore dell'Orchestra, il maestro Daniele Callegari, si era reso disponibile gratuitamente. È davvero un problema di costi insostenibili o si tratta di una mancanza di volontà? E' solo una rivendicazione sindacale o una grande occasione persa per dimostrare senso civico e spirito repubblicano? Le domande restano aperte, mentre il caso scoppia a Venezia proprio il giorno in cui arriva in città il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per partecipare al Festival delle Regioni. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia "totale, completa e incondizionata" all'ex sindaco di…
(Adnkronos) - L'estate di Sana Martino non delude. Puntuale all'appuntamento arriva il beltempo con temperature miti. Federico Brescia, meteorologo de…
(Adnkronos) - L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) prosegue il suo impegno nella biomedicina spaziale con il programma Science For Bed-Rest, un'iniziativa…
(Adnkronos) - Sono ancora senza esito le ricerche dell'elicottero civile disperso nella zona dell'Alpe della Luna, al confine tra Toscana…
(Adnkronos) - La Corte d'appello di Parigi esaminerà oggi, lunedì 10 novembre, la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati dall'ex…
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo per realizzare un sogno inseguito una stagione. Oggi, lunedì 10 novembre, l’azzurro affronta…