(Adnkronos) – Nel cuore di Venezia, in piazza San Marco, dove ha sede La Casa di The Human Safety Net, si accende un nuovo racconto collettivo: "Dreams in Transit", curata dalla Art for Action Foundation, è un'opera pubblica di forte impatto visivo ed emotivo, composta da 100 ritratti fotografici in bianco e nero di rifugiati, stampati in grande formato e affissi sulla storica facciata delle Procuratie. I protagonisti dell’installazione, tutti ritratti di spalle, condividono con gli spettatori la stessa direzione dello sguardo, sovvertendo la consueta frontalità del ritratto. Un gesto semplice ma potente, che trasforma l’osservatore in compagno di viaggio, invitandolo a entrare simbolicamente nello stesso cammino. Da oggi, mercoledì 3 settembre, a domenica 7 settembre, la monumentale installazione partecipativa Dreams in Transit, ispirata al celebre progetto Inside Out dell'artista JR, prende vita sulla facciata delle Procuratie. L’opera è stata presentata da Amandine Lepoutre, presidente di Art for Action, dal Presidente della Fondazione The Human Safety Net, Gabriele Galateri di Genola, e da Emma Ursich, Ceo di The Human Safety Net, alla presenza di Ong e rifugiati ritratti nelle immagini. “The Human Safety Net, il movimento di persone che aiutano persone, è orgogliosa di presentare con Art for Action l’installazione ‘Dreams in Transit’ sulla facciata delle Procuratie in piazza San Marco a Venezia. Attraverso il potente linguaggio dell’arte invitiamo a riflettere su temi quali identità, appartenenza e sul desiderio universale di inclusione. The Human Safety Net interviene su ciò che accade dopo la migrazione, perché fare la differenza è possibile grazie all’integrazione e al lavoro, trovando opportunità e soluzioni concrete e scalabili per offrire nuove possibilità alle persone”. La collaborazione fra The Human Safety Net e Art for Action nasce da una visione condivisa, orientata al sostegno delle persone più vulnerabili. In particolare, il punto d’incontro per Dreams inTransit è rappresentato dal programma Per i Rifugiati, promosso da The Human Safety Net, che favorisce l’integrazione dei rifugiati attraverso l’imprenditorialità e la formazione professionale. Dal suo lancio nel 2017, il programma ha raggiunto oltre 13.000 persone in 6 Paesi, supportando la creazione di più di 650 start-up e generando oltre 1.500 posti di lavoro, grazie alla collaborazione con 30 organizzazioni non governative. Sovvertendo la tradizionale frontalità del ritratto, l’installazione porta inevitabilmente l’osservatore a sentirsi parte di questo grande tableau fotografico nato con la volontà di restituire visibilità a coloro che spesso sono invisibili. Si tratta di un ideale viaggio condiviso, un percorso che unisce tutti nel sogno comune di inclusione e integrazione sociale. Dreams in Transit è un progetto più ampio che, insieme all’installazione, comprende la mostra collettiva inaugurata l’8 maggio, in occasione della 19/a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2025, presso la Casa di The Human Safety Net, all’interno delle Procuratie, e visitabile fino al 15 marzo 2026. L’intervento artistico in facciata e le opere esposte all’interno della Casa di The Human Safety Net danno vita così a un racconto multiforme che dà voce ai sogni, alle storie e alle riflessioni di migranti e rifugiati attraverso i lavori di Ange Leccia, Lorraine de Sagazan, Anouk Maugein, Leila Alaoui e Sarah Makharine. Quest’ultima presenta Echos of Dreams, un’opera sonora che permette ai visitatori di ascoltare le voci e le speranze di alcune delle persone ritratte in facciata. Dreams in Transit rappresenta la volontà di generare una riflessione profonda sulla complessa esperienza umana della migrazione e sui temi di identità, sradicamento, appartenenza, rendendo protagonista la fragilità del momento tra la partenza e la promessa di un nuovo futuro. Il progetto mette al centro la vita dopo la migrazione, invitando il pubblico a riflettere su come il fenomeno migratorio ridefinisca l’identità, generi nuove forme di comunità e costruisca ponti tra mondi visibili e invisibili. —[email protected] (Web Info)