(Adnkronos) – Quando Qualcomm ha annunciato a novembre il suo performante Snapdragon 8 Elite Gen 5, aveva anticipato l'arrivo di una versione non-Elite destinata a una fascia di mercato leggermente più accessibile. Quella promessa si è ora concretizzata con il lancio ufficiale dello Snapdragon 8 Gen 5, un processore che, pur accettando alcuni compromessi in termini di potenza bruta, mantiene intatto il set di funzionalità principali del fratello maggiore. L'obiettivo è chiaro: alimentare una nuova ondata di smartphone di fascia alta che possano offrire un'esperienza premium senza necessariamente toccare i vertici di prezzo dei dispositivi ultra-flagship. Nel presentare il nuovo arrivato, il produttore statunitense ha scelto di confrontarlo con lo Snapdragon 8 Gen 3 del 2023, vantando un miglioramento del 36% nelle prestazioni della CPU e dell'11% in quelle della GPU, oltre a una superiore efficienza energetica. Sebbene i numeri siano positivi, il paragone con un chip di due anni fa e basato su una diversa architettura appare piuttosto conservativo. Un'analisi più pragmatica richiede il confronto diretto con l'attuale Snapdragon 8 Elite Gen 5, dato che entrambi condividono la medesima generazione tecnologica e, soprattutto, la nuova architettura della CPU Oryon. Le differenze sostanziali risiedono nelle frequenze di clock. Lo Snapdragon 8 Gen 5 presenta sei core dedicati alle performance che operano fino a 3,32 GHz e due prime core che raggiungono i 3,8 GHz; si tratta di valori sensibilmente inferiori rispetto ai 3,62 GHz e 4,6 GHz toccati dalla variante Elite. Sulla carta, questo ridimensionamento pone il nuovo chip su un gradino inferiore persino rispetto allo Snapdragon 8 Elite dello scorso anno, anche se per valutare l'impatto reale nell'uso quotidiano sarà necessario attendere le prime prove sul campo con i dispositivi commerciali. Oltre alla velocità di elaborazione, vi sono altri ridimensionamenti strategici. Il modem X80 integrato offre velocità di picco 5G leggermente inferiori, pur conservando intatte le prestazioni per Wi-Fi, Bluetooth, supporto satellitare e banda ultra-larga (UWB). Anche la GPU Adreno e la NPU Hexagon per l'intelligenza artificiale hanno subito un downgrade, sebbene Qualcomm non abbia fornito dettagli tecnici specifici sull'entità di tali limitazioni, ed è assente il supporto per le più recenti memorie UFS 4.1. Tuttavia, le capacità di ricarica, il supporto ai display e la quasi totalità dell'hardware fotografico rimangono identici alla versione più costosa. L'adozione del nuovo processore appare imminente. Qualcomm ha confermato che partner storici come Motorola, OnePlus e Vivo hanno già siglato accordi per integrare il chip nei loro prossimi dispositivi, con i primi arrivi previsti già nelle prossime settimane. Il banco di prova inaugurale per questa piattaforma sarà OnePlus 15R, il cui lancio ufficiale è stato confermato per il prossimo 17 dicembre.
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