(Adnkronos) – “Preferirei non entrare nel merito di quello che ha detto l’onorevole Mulè. Ma dico solo che, a due anni dalle elezioni regionali, indipendentemente da quello che ognuno poi voglia fare nella vita, è una cosa che ritengo, oggi, poco opportuna. Perché penalizza il partito ma anche un’azione di governo, che si sta facendo. Poi, per carità, ognuno è libero di fare i propri percorsi. E’ un pensiero che non mi voglio neanche prendere. Dico solo che, in questo momento, una battuta del genere non è opportuna. Non che non ci possano essere aspirazioni, ma ognuno deve pensare al bene primario che è il partito. Ritengo che si debba farlo con le modalità corrette quando si vive in un partito”. A distanza di tre giorni dall’intervista in cui il vicepresidente della Camera, il forzista Giorgio Mulè, non ha escluso una candidatura alla Presidenza della Regione siciliana nel 2027, arriva la replica del coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Marcello Caruso che, in una intervista a tutto tondo all’Adnkronos, definisce quelle parole “inopportune”. Non solo. “Con senso di responsabilità, proprio perché esercito un ruolo, non posso che dire che non sono intervenuto finora perché prima di tutto, c’è Forza Italia. Non ho mai voluto alimentare momenti di tensione perché abbiamo tutti il dovere di preservare questo patrimonio inestimabile del partito- spiega Caruso- Credo che tutti dobbiamo trovare il momento per capire che non possiamo creare nocumento al partito, avvantaggiando altri. Ritengo che il congresso sia la sede naturale dove potere provare a portare contenuti e mozioni a tutti i militanti che potranno avere democraticamente la possibilità di scegliere, chi avrà la possibilità di esercitare un ruolo nel partito. Questa è una occasione irrinunciabile che non va sprecata attraverso un dialogo non costruttivo”. Sempre il vicepresidente della Camera Mulè nell’intervista a Tgr Sicilia aveva sottolineato che "c'è sicuramente da parlarsi, da confrontarsi, da agire nel bene della Sicilia e di questo territorio. Bisogna trovare le forme, però, per confrontarsi: certamente una forma è quella di condividere un percorso attraverso un confronto fra le varie anime del partito. Confronto che finora non c'è stato: non c'è stato a livello regionale, per cui è da circa due anni che non si riunisce, non esiste una segreteria regionale”. “Vorrei sottolineare, in maniera generale senza fare un riferimento specifico a Mulè, che si è un po’ distratti nel dire che in Forza Italia, in questi anni, sia mancato il confronto- replica Marcello Caruso- Perché Fi ha dimostrato in Sicilia di essere il primo partito alle Elezioni Europee dando una prova di quanto la Sicilia sia la regione più azzurra d‘Italia, con il gruppo all’Ars più numeroso. Alle ultime consultazioni provinciali, per quanto non siamo stati d’accordo con questo metodo elettorale, Fi è stato il partito che ha avuto il maggior numero di consiglieri eletti. I risultati sono incoraggianti". "Questo non significa che un rapporto di collaborazione sempre più stretto va fatto con chi ha contribuito a realizzare questi risultati, dalla deputazione ai dirigenti, ai militanti, per consolidare sempre di più questo ruolo centrale di Fi nella politica siciliana e il ruolo che esercita nella politica- dice ancora Marcello Caruso – Questo è l’invito che faccio, perché non dobbiamo anteporre posizioni o ripicche che in un modo o in un altro creano nocumento”. Caruso replica a distanza anche all’eurodeputato Marco Falcone, che parlando di Schifani ha detto ‘Un leader non punisce ma unisce. “Il Presidente Renato Schifani ha sempre ascoltato tutti. Anche quello che succede. Con la sua autorevolezza troverà la maniera per capire come ricondurre tutto a un pian di collaborazione. Credo che questo il Presidente lo fa”. E poi ci tiene a ribadire: “Sminuire una attività di governo non giova neppure al partito, perché sta raccogliendo dei risultati ottimali come azione di governo e bisognerebbe rivendicare questi risultati, riconducibili a Fi. Mettere in discussione questo significa indebolire l’azione di Fi. Poi ognuno la può pensare in maniera diversa o avere ambizioni. Oggi è arrivato il momento di un senso di responsabilità di ognuno di noi. Che può esercitare all’interno del congresso, avanzando le proprie candidature”. Sempre Falcone ha annunciato che vuole essere una alternativa al congresso? “Ben venga. Se ci sono linee unitarie bene, se qualcuno pensa invece di fare una proposta per il partito, venga proposta, che sia Falcone o altri, non c’è preclusione verso questo genere di cose. Non è in discussione questa possibilità”. (di Elvira Terranova) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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