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Rinnovo della patente B: le nuove norme per chi soffre di epilessia

Scopri come le patologie influenzano il rinnovo della patente di guida in Italia.

La sicurezza stradale e le nuove normative

Negli ultimi anni, la sicurezza stradale è diventata una priorità per le autorità italiane, portando a un inasprimento delle normative riguardanti l’idoneità psicofisica alla guida. Questo cambiamento ha un impatto significativo su milioni di automobilisti, in particolare su coloro che soffrono di patologie come l’epilessia. La legge richiede ora controlli più rigorosi per garantire che chi guida sia in grado di farlo in sicurezza, specialmente se affetto da condizioni mediche che possono influenzare la capacità di guida.

Epilessia e idoneità alla guida

L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata da crisi improvvise che possono compromettere la coscienza e i movimenti. Anche se molti pazienti riescono a gestire i sintomi attraverso terapie efficaci, il rischio di avere una crisi mentre si è al volante rappresenta una seria preoccupazione. Secondo l’articolo 119 del Codice della Strada, chi ha ricevuto una diagnosi di epilessia deve sottoporsi a una valutazione da parte della Commissione Medica Locale (CML) per poter rinnovare la patente di guida.

Procedure per il rinnovo della patente

Per ottenere il rinnovo della patente B, il conducente deve dimostrare di non aver avuto crisi epilettiche negli ultimi due anni. Tuttavia, questo periodo può variare in base alla forma clinica dell’epilessia e alla documentazione medica fornita. La decisione finale sulla concessione del rinnovo spetta sempre alla Commissione, che considera vari fattori, tra cui la durata e la tipologia delle crisi, la risposta alla terapia e eventuali ricoveri o esami diagnostici. In base all’esito della valutazione, la patente può essere rinnovata senza limiti, concessa con prescrizioni o negata del tutto.

Tempistiche e sanzioni

I tempi di attesa per la visita medica possono variare notevolmente da regione a regione, superando anche i tre mesi. Durante questo periodo, chi continua a guidare senza attendere l’esito della valutazione rischia sanzioni severe, che possono arrivare fino a 9.000 euro, oltre a possibili denunce penali. È fondamentale che i conducenti affetti da epilessia comunichino la loro condizione alla Motorizzazione, che attiverà la sospensione cautelare della patente e indirizzerà il conducente alla visita presso la CML.

Redazione

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