Prospettive del Mercato del Lavoro e dell’Export in Friuli Venezia Giulia nel 2025: Analisi Approfondita

Analisi Economica Attuale sull'Occupazione e l'Export in Friuli Venezia Giulia: Trend, Opportunità e Prospettive di Crescita.

Nella regione Friuli Venezia Giulia, i primi nove mesi del 2025 hanno evidenziato tendenze contrastanti nel mercato del lavoro e nell’export. Con un numero medio di occupati pari a 525.800 unità, si registra una flessione di 1.800 posti di lavoro rispetto all’anno precedente, corrispondente a un decremento dello 0,3%.

Calo dell’occupazione e aumento dell’export

Nel contesto di una crescita economica globale caratterizzata da incertezze, il Friuli Venezia Giulia ha registrato un notevole incremento delle vendite estere, che hanno raggiunto quasi 16 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 13 miliardi dell’anno scorso. Questo rappresenta una crescita del 22,5%, il tasso più alto tra tutte le regioni italiane.

Dettagli sull’occupazione

Il rapporto del ricercatore dell’Ires, Alessandro Russo, evidenzia che il calo dell’occupazione ha colpito in modo particolare le donne, con una diminuzione di 1.600 unità, equivalente a un 0,6% in meno su base annuale. Al contrario, l’occupazione maschile è rimasta sostanzialmente stabile, registrando una flessione minima dello 0,1%.

Un aspetto significativo è rappresentato dall’aumento del lavoro dipendente, che ha visto l’aggiunta di 3.500 posti, mentre il lavoro autonomo ha subito una contrazione di 5.300 unità. Questo cambiamento evidenzia una trasformazione nel mercato del lavoro, dove molti lavoratori passano da posizioni indipendenti a ruoli salariati.

Secttori in crescita e in calo

Per quanto riguarda i settori economici, l’industria ha registrato un incremento di 7.300 occupati. Al contrario, l’edilizia ha subito una significativa riduzione di 5.600 posti di lavoro, dovuta alla diminuzione degli incentivi fiscali. Anche il settore primario ha visto un calo di 1.900 unità.

Trend dell’export

Nonostante i dati sull’occupazione, l’export ha mostrato un andamento opposto. La cantieristica navale ha avuto un ruolo chiave, con un incremento dei valori di vendita che ha superato i 3,7 miliardi di euro, segnando un sensibile aumento rispetto ai poco più di 1 miliardo dell’anno precedente. Anche escludendo questo settore, l’export regionale ha mantenuto una crescita positiva del 2,6%.

Altri settori, come la meccanica strumentale, i mobili e i prodotti alimentari, hanno registrato aumenti nelle vendite estere, evidenziando una diversificazione nel panorama commerciale della regione. Tuttavia, la metallurgia ha mostrato un lieve calo del 1,8%, mentre il settore degli apparecchi elettronici ha subito una riduzione significativa del 46,5%.

Disoccupazione e cassa integrazione

Nel periodo analizzato, il tasso di disoccupazione ha mostrato un incremento, con 25.400 persone in cerca di lavoro, di cui la maggior parte sono uomini. Inoltre, è rilevante notare che l’utilizzo della cassa integrazione è diminuito, con un calo del 9,2% rispetto all’anno precedente, evidenziando una certa stabilità nel mercato del lavoro.

Le aperture di nuove partite IVA sono scese del 1,8%, evidenziando una diminuzione generale del numero di nuovi imprenditori. Tuttavia, alcune province, come Gorizia, hanno registrato un incremento, dimostrando che ci sono aree che continuano a mostrare vitalità imprenditoriale.

Dati economici del Friuli Venezia Giulia

I dati economici del Friuli Venezia Giulia raccontano una storia di sfide e opportunità. L’occupazione mostra segni di stagnazione, mentre l’export continua a crescere in modo significativo, sostenuto da settori chiave come la cantieristica navale. Questo dualismo mette in evidenza la necessità di strategie mirate per rafforzare l’occupazione, in particolare quella femminile, e per sostenere la crescita economica della regione.

Scritto da Dr. Luca Ferretti

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