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Malattie cardiovascolari prima causa di morte nel mondo e in Italia

(Adnkronos) – Il 29 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del cuore per sensibilizzare i cittadini sull'importanza della prevenzione cardiovascolare e per ricordare a tutti quanto sia fondamentale prendersi cura del proprio cuore. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo e in Italia, dove rappresentano circa il 31% di tutti i decessi. Conoscere e misurare i fattori di rischio individuali delle malattie cardiovascolari è importante per prevenirle e, quindi, ridurre drasticamente il numero di decessi associati. Sottolinea Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore della Cardiologia dell'ospedale San Camillo di Roma: "Quest'anno il tema della Giornata mondiale del cuore è 'Non perdere il battito', e l'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari, incoraggiando l'adozione di abitudini salutari. Stili di vita scorretti, quali la sedentarietà e scarsa attività fisica, il tabagismo, il consumo eccessivo di alcol e un'alimentazione squilibrata favoriscono la comparsa di importanti fattori di rischio intermedi quali ipertensione arteriosa, dislipidemie, diabete mellito, sovrappeso e obesità che è bene riconoscere precocemente e monitorare con l'aiuto del medico curante. I controlli di alcuni parametri diventano ancora più importanti se si è già affetti da malattie cardiovascolari, ed è sempre indispensabile adottare stili di vita salutari, effettuare i controlli nei tempi indicati ed assumere i farmaci prescritti, laddove necessario, secondo le modalità stabilite dal proprio medico curante".  "Nel corso del congresso della Società europea di cardiologia che si è da poco concluso a Madrid – continua il Gabrielli – è stato presentato il primo Clinical Consensus Statement dedicato a salute mentale e malattie cardiovascolari, con l'obiettivo di ridurre eventi, migliorare esiti e qualità di vita per milioni di persone. Circa 1 persona su 3 con malattie cardiovascolari presenta anche un disturbo di salute mentale come depressione, ansia, disturbo da stress post traumatico, stress o isolamento. I pazienti dopo una diagnosi di malattia cardiovascolare presentano alto tasso di disturbi mentali e questo impatta molto sia sul percorso terapeutico che sulla prognosi del paziente stesso. E' noto, infatti, che le patologie cardiache hanno un impatto negativo sulla salute mentale, così come i disturbi dell'umore e malattie psichiatriche aumentano il rischio cardiovascolare; ciascuna condizione accresce il rischio dell'altra e quando coesistono gli esiti a lungo termine peggiorano sensibilmente. Questa interazione è clinicamente rilevante, incide su diagnosi, aderenza, prognosi e costi, ma resta spesso sottostimata nei percorsi cardiologici tradizionali". "La prevenzione è la prima arma, forse la più importante, per mantenere in salute il proprio cuore e per contrastare l'insorgenza e la progressione delle malattie cardiovascolari che restano ancora oggi la prima causa di morte nel nostro Paese. E' però doveroso ricordare che l'80% delle malattie cardiovascolari sono prevenibili semplicemente adottando stili di vita corretti e mantenendo sotto controllo alcuni fattori di rischio modificabili come ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sovrappeso, sedentarietà, fumo e abuso di alcol", afferma Massimo Grimaldi, presidente Anmco e direttore della Cardiologia dell'ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari). "E' dunque fondamentale – rimarca – ricordare ai cittadini l'importanza di un'alimentazione sana (ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e povera di zuccheri e grassi saturi) e di un'attività fisica regolare. I cardiologi Anmco sono da sempre impegnati in prima linea nella prevenzione cardiovascolare promuovendo diverse attività di screening e di sensibilizzazione, poiché educare i cittadini in questo senso significa non solo salvare molte vite, ma anche prevenire o posticipare l'insorgenza delle malattie guadagnando in termini di qualità e di quantità di vita per gli italiani. Anche la ricerca, fiore all'occhiello di Anmco, ha fatto negli ultimi anni grandi passi in avanti grazie alla raccolta sul campo di una enorme mole di dati che forniscono dati preziosi sul trattamento delle patologie cardiovascolari in Italia e consentono di ottimizzare il percorso di diagnosi e cura in ambito cardiovascolare". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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