Categories: News

Le reazioni dell’industria automobilistica americana ai nuovi dazi

Le case automobilistiche americane si preparano a fronteggiare i dazi imposti da Trump.

Introduzione ai nuovi dazi

Recentemente, il presidente Donald Trump ha annunciato un rinvio di un mese per l’entrata in vigore dei dazi al 25% sulle merci importate da Canada e Messico. Questa decisione ha suscitato reazioni significative da parte delle principali case automobilistiche americane, tra cui Stellantis, Ford e General Motors. Queste aziende, che operano con impianti nei due paesi, si trovano a dover affrontare le conseguenze di tali misure, che potrebbero influenzare la loro produzione e competitività.

Stellantis: un approccio collaborativo

Stellantis ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa del presidente, sottolineando l’importanza di produrre più auto negli Stati Uniti e di creare posti di lavoro. In una nota ufficiale, il gruppo ha dichiarato: “Siamo pronti a lavorare con lui e la sua squadra”. Con circa il 40% delle sue immatricolazioni provenienti da Canada e Messico, Stellantis è particolarmente vulnerabile ai nuovi dazi, rendendo cruciale un dialogo costruttivo con l’amministrazione.

Ford: dialogo e trasparenza

Ford ha accolto con favore il rinvio dei dazi, evidenziando l’importanza di mantenere un dialogo aperto e trasparente con l’amministrazione Trump. In una comunicazione inviata alla CNN, l’azienda ha dichiarato: “Apprezziamo il lavoro del presidente Trump in supporto della nostra industria”. Ford ha sottolineato la necessità di collaborare per garantire un futuro prospero per la manifattura negli Stati Uniti, evidenziando l’importanza di un approccio che favorisca la competitività del settore.

General Motors: investimenti significativi negli Stati Uniti

General Motors ha anche espresso gratitudine nei confronti dell’amministrazione Trump, sottolineando gli oltre 60 miliardi di dollari investiti negli Stati Uniti dall’entrata in vigore dell’accordo Usmca. Un portavoce del gruppo ha affermato: “Il nostro approccio ci consente di competere e investire negli Stati Uniti”. Con il maggior numero di impianti nell’industria automobilistica, GM si posiziona come un attore chiave nella produzione americana, rendendo essenziale la gestione delle relazioni con il governo.

Le ripercussioni in Europa

Le nuove misure doganali hanno avuto un impatto anche in Europa, dove diverse case automobilistiche stanno considerando la possibilità di localizzare parte della loro produzione negli Stati Uniti. Volvo, ad esempio, ha recentemente dichiarato di valutare questa opzione, con il suo amministratore delegato che ha affermato: “Abbiamo gli impianti e la capacità produttiva”. Questa apertura potrebbe portare a un cambiamento significativo nella strategia produttiva delle aziende europee, influenzando il mercato globale dell’auto.

Redazione

Recent Posts

Serbia, Trump Tower a Belgrado: stop al progetto, perché

(Adnkronos) - Stop al progetto per realizzare una Trump Tower a Belgrado, trasformando le rovine dell'ex sede dello Stato maggiore…

1 ora ago

Rita Rusic e il matrimonio con Cecchi Gori: “Non è finito per il tradimento”

(Adnkronos) - "Io nella vita ho ottenuto quello che volevo, con tanta fatica". Rita Rusic, ospite di La volta buona…

2 ore ago

Acli Roma, 1600 studenti a confronto per un ‘lavoro dignitoso’

(Adnkronos) - "Giovani e lavoro dignitoso per le ACLI di Roma non sono uno slogan, ma una direzione di marcia.…

2 ore ago

Comunicare meno, comunicare meglio: reputazione, AI (ed eccessi) nell’indagine di EY e Swg

(Adnkronos) - Comunicare è ormai un atto strategico, ma il rischio è farlo troppo. La quarta edizione dell’indagine “Leader della…

2 ore ago

Imam Shahin libero in località riservata del Nord Italia, lunedì udienza Tar su espulsione

(Adnkronos) - Tornato ieri in libertà dopo il pronunciamento della Corte d’Appello di Torino, l’imam della moschea di via Saluzzo…

2 ore ago

Sarah Ferguson ha una ‘Grotta di Aladino’ piena di regali che non sa dove mettere

(Adnkronos) - Megalomane, spendacciona, sprecona: chi più ne ha, per Sarah Ferguson, più ne metta. Secondo l'esperto reale Andrew Lownie,…

2 ore ago