La sostenibilità secondo Var Group: gamification e manager per l’inclusione

(Adnkronos) – Var Group, parte del Gruppo Sesa (operatore italiano nell’offerta di innovazione tecnologica e soluzioni informatiche e digitali per il segmento business) ha definito la sua roadmap per il prossimo triennio, strutturando un piano strategico che mira a integrare la sostenibilità nelle logiche di business e non solo nelle dichiarazioni d’intenti. L’azienda, che opera come Digital Integrator, ha stanziato un budget aggiuntivo di 210 mila euro per il primo anno, risorse che andranno a finanziare una serie di attività distribuite su cinque pilastri fondamentali. Il Bilancio di Sostenibilità 2025 fotografa una situazione in divenire, con 26 progetti totali di cui 15 già avviati, che spaziano dall’innovazione tecnologica all’etica d’impresa, fino all’impatto sulle comunità locali e alla gestione delle risorse umane. La leva tecnologica viene utilizzata come strumento primario per diffondere una cultura della responsabilità interna. L’azienda ha scelto di puntare sulla "ESG gamification", un approccio che trasforma il rispetto dei parametri ambientali e sociali in un meccanismo incentivante per i dipendenti, mirato a migliorare i KPI di sostenibilità attraverso dinamiche misurabili. A questo si affiancano iniziative di co-creazione come l’hackathon previsto nell’ambito dell’evento Zing, dove team multidisciplinari sono chiamati a sviluppare soluzioni software scalabili per rispondere alle sfide ESG. Sul fronte del capitale umano, che conta oltre 4200 unità, la strategia si fa capillare. Oltre alla formazione massiva, che ha già superato le 73mila ore erogate, il focus si sposta sulla misurazione analitica del benessere aziendale attraverso nuove metriche operative che entreranno a regime entro il 2026. L’attenzione all’inclusività si traduce in azioni concrete, come la nomina di un Disability Manager e l’obiettivo formale di incrementare del 6% l’inserimento lavorativo delle categorie protette, supportato da percorsi dedicati e tecnologie assistive. Rilevante anche l’aspetto del "Digital Wellbeing", con l’introduzione di tool specifici per monitorare l’uso degli strumenti collaborativi ed evitare il sovraccarico digitale dei lavoratori. La gestione dell’impatto ambientale e della filiera segue una logica di riduzione progressiva e controllo rigoroso. Il piano prevede una sostituzione graduale del parco auto e l'implementazione di una piattaforma proprietaria di car pooling per ottimizzare gli spostamenti tra le sedi e abbattere la carbon footprint. Anche la gestione degli eventi aziendali viene rivista in ottica anti-spreco con l’iniziativa "Salvo" e l’introduzione delle doggy bag. Parallelamente, la catena di fornitura viene blindata: i partner commerciali sono tenuti a sottoscrivere rigidi codici di condotta che garantiscano il rispetto dei diritti umani e standard ambientali elevati lungo tutto il ciclo di vita dell’hardware, dall'estrazione dei minerali al prodotto finito. L’impatto esterno si misura in investimenti superiori ai 450mila euro distribuiti su oltre trenta iniziative in Italia, Spagna e Svizzera, spaziando dal supporto sanitario a quello educativo. Spicca il programma "Talent has no limits", nato per colmare il gender gap nelle materie STEM e nello sport, che verrà consolidato in Italia entro il 2027. Francesca Moriani, CEO del gruppo, inquadra questo piano non come un’attività accessoria ma come un’evoluzione naturale verso il modello di "Open Platform Organization", mentre per la strategist Francesca Tomassetti si tratta di una scelta di governance che lega i valori aziendali alla creazione di una prosperità concreta e durevole nel tempo. 
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Scritto da staff

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