Imprese, Boscaini (Confindustria Veneto): ‘Economia in fragile equilibrio, ecco le nostre proposte per i nuovi amministratori’

(Adnkronos) – Un'economia in sostanziale tenuta, anche se in fragile equilibrio; settori che accusano qualche difficoltà, perlopiù dovuta al riflesso dei mercati internazionali, alcuni dei quali stanno attraversando una fase di crisi, con il risultato di un rallentamento della produzione e, soprattutto, dell'abbassamento del grado di fiducia. E un pacchetto di proposte, rivolto a chi è stato chiamato nella recente consultazione elettorale a governare la regione per i prossimi anni, che oltre a dare spunti, serva per ottenere certezze nelle quali le imprese possano trovare nuovo slancio. Così gli imprenditori veneti si preparano alle nuove sfide per la competitività e la crescita. (Video) "In questo momento -spiega all'Adnkronos il presidente di Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini- l'economia della nostra regione si trova in uno stato di media performance che, però, è molto fragile; alcuni settori mostrano un calo della produzione, anche se ancora non preoccupante, ma soprattutto un calo di fiducia che, secondo me, è uno degli indici più da monitorare". Anche perché "quando manca la fiducia, pur se le condizioni possono apparire positive, il volano fa fatica a riprendere". Tra quelli che maggiormente risentono di questa situazione, "abbiamo un po' di difficoltà nelle costruzioni, che si portano dietro ancora gli effetti del 'post-incentivi' e dunque sono in rallentamento; l'industria, collegata con l'agricoltura, che vive qualche difficoltà, così come la manifattura in generale". Sul fronte opposto, invece, settori come i servizi o l'informatica registrano "buoni risultati, spesso trainati dall'intelligenza artificiale". A livello generale, osserva, "vediamo un po' di fragilità, specie in questo momento".  Il 'momento', in sostanza, implica i rapporti con i mercati esteri, le vendite e le esportazioni. Elementi che, in molti casi, portano gli imprenditori a viverlo con preoccupazione, considerando le tensioni geopolitiche internazionali e la questione dazi Usa: "I dazi del presidente Trump, unitamente al deprezzamento del dollaro e a una situazione geopolitica internazionale incerta, confusa e inattesa -dice- creano tanto turbamento". E anche se "nello specifico è ancora difficile dare delle previsioni precise, per cui si possa capire l'effetto che potranno imprimere sul mercato, hanno comunque già creato dei turbamenti".  Al momento l'effetto dei dazi sembra ancora mitigato da "una impennata nelle vendite negli Stati Uniti dovute al fatto che si sono riempiti i magazzini per evitare il più possibile i tassi e adesso ovviamente c'è la frenata". E "i dati di sell out, quelli di vendita poi sul mercato, sono ancora incoraggianti". Resta il fatto che "gli effetti, quelli reali, li vedremo più avanti, probabilmente nel primo trimestre o addirittura nel secondo trimestre del 2026". È chiaro che "nel commercio con l'estero una contrazione c'è e porta una certa preoccupazione, vedendo le difficoltà di alcuni mercati come la Germania e la Francia". D'altra parte "siamo in un momento di grande cambiamento, con la globalizzazione alla quale ci eravamo abituati, anzi sulla quale ci eravamo comodamente accomodati, mente ora è fortemente messa in discussione, con tutte le catene di valore che vengono a saltare".  Il 23 e 24 novembre in Veneto si è votato per rinnovare il Consiglio e la Giunta regionale, oltre al nuovo governatore e gli imprenditori hanno presentato prima delle elezioni un 'position paper', cioè un documento rivolto alla nuova amministrazione: "Abbiamo ritenuto importante dare ai candidati un punto di vista, come Associazione e categoria, perché pensiamo possano accogliere le nostre proposte magari ispirandosi ad esse. Le linee guida sono due, da una parte l'evolvere, dall'altra l'attrarre. O meglio, evolvere per attrarre".  Nel documento sono illustrate politiche di sostegno e di investimento alle imprese, suggerimenti o potenziali soluzioni per risolvere problemi come la gestione delle risorse umane, includendo una serie di servizi per sostenere le nuove famiglie e nuovi insediamenti abitativi. Non manca il tema della formazione dei giovani e gli incentivi alla ricerca e all'innovazione per le imprese, per sostenerle nella competitività a livello europeo e globale. Altro tema 'caldo' riguarda l'energia e i costi a carico delle imprese: "Siamo convinti che, visti gli scenari che abbiamo di fronte, tra il cambiamento climatico, la transazione digitale e l'intelligenza artificiale, abbiamo una serie di elementi che, messi insieme, creano nuovi scenari. E' a questi nuovi scenari che dobbiamo dare risposte puntuali con politiche specifiche e adeguate. E questo è il tema del nostro 'position paper' che abbiamo consegnato. L'auspicio è che tutto questo possa portare ad un nuovo rapporto di collaborazione con le istituzioni. La parola chiave, forse, è proprio quella di cercare, attraverso le nostre istituzioni, di ottenere una politica industriale ben precisa. Sono convinto che nella certezza delle politiche e delle strade che intraprenderanno, le imprese possano trovare entusiasmo e risorse per superare ogni difficoltà". 
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Scritto da staff

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