I near miss rappresentano un aspetto critico nella sicurezza sul lavoro, fungendo da indicatori di potenziali pericoli. Ignorare questi eventi può portare a incidenti reali, rendendo essenziale una cultura di segnalazione e analisi. Le origini di questo concetto risalgono all’industria aeronautica, dove la sicurezza è prioritaria; oggi, è un principio cardine nelle politiche di sicurezza lavorativa, come la norma ISO 45001 e nei programmi di Vision Zero.
Definizione di near miss
Un near miss è un evento che non ha portato a conseguenze immediate, ma che ha il potenziale di causare danni. Esempi comuni possono includere situazioni in cui un lavoratore evita per poco un incidente o quando un macchinario malfunzionante non provoca danni, ma potrebbe farlo. Questi eventi, sebbene non causino danni visibili, indicano una vulnerabilità che deve essere affrontata.
Origini e sviluppo della cultura del near miss
Il concetto di near miss è emerso negli anni ’50 nel settore aeronautico, dove la prevenzione degli incidenti era fondamentale. Negli anni ’70, la pratica si è estesa all’industria nucleare e dell’Oil & Gas, settori in cui l’errore umano può avere conseguenze catastrofiche. Con l’avanzare degli anni ’80 e ’90, la cultura del near miss si è diffusa anche nella sicurezza industriale e nel settore sanitario. Questo sviluppo è stato facilitato dagli studi di James Reason e dal modello Swiss Cheese, che spiega come gli incidenti possano derivare dal fallimento di più barriere di sicurezza.
Benefici della segnalazione dei near miss
Le statistiche evidenziano che le aziende che adottano sistemi di reporting per i near miss registrano una riduzione significativa degli incidenti gravi. Secondo i dati forniti da OSHA e HSE UK, queste aziende possono diminuire gli infortuni del 30-50% nel corso di tre anni. Inoltre, uno studio pubblicato nel Journal of Safety Research ha dimostrato che per ogni 100 near miss segnalati, si attuano in media 15 azioni correttive in grado di eliminare rischi significativi.
Implementazione di un sistema di reporting efficace
Per avviare la raccolta e l’analisi dei near miss, è fondamentale superare le barriere psicologiche che ostacolano la segnalazione. È necessario creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano al sicuro nel riportare gli eventi, senza timore di ritorsioni. Un esempio significativo è fornito da un’azienda di logistica che ha affrontato near miss ricorrenti tra pedoni e carrelli elevatori. Dopo un’attenta analisi delle segnalazioni, l’azienda ha ridisegnato il layout del magazzino, creando percorsi pedonali e installando specchi per migliorare la visibilità. Questa iniziativa ha portato a zero incidenti in 18 mesi, dimostrando l’efficacia di una gestione proattiva dei near miss.
Legislazione e obblighi aziendali
La legge italiana, in particolare attraverso il D.Lgs. 81/08, stabilisce obblighi specifici per i datori di lavoro riguardo alla segnalazione dei near miss. L’articolo 15 del decreto-legge 31 ottobre 2025, n. 159, evidenzia l’importanza di monitorare e analizzare questi eventi, rendendo la loro raccolta parte integrante della cultura della prevenzione nel lavoro. I preposti sono tenuti a segnalare tempestivamente ogni condizione di pericolo di cui vengono a conoscenza, contribuendo così a un ambiente di lavoro più sicuro.
Investire nella raccolta e analisi dei near miss non solo riduce i rischi di incidenti, ma promuove anche una cultura di sicurezza che beneficia tutti i lavoratori. Adottare questa pratica può trasformare il modo in cui le aziende gestiscono la sicurezza e la salute sul lavoro, portando a un ambiente più protetto e consapevole.