Il 12 dicembre: Mobilitazione in Italia contro la Legge di Bilancio 2026

Il 12 dicembre, l'Italia si fermerà per uno sciopero generale contro la legge di bilancio 2026. Questa mobilitazione mira a rivendicare diritti fondamentali e a chiedere maggiori investimenti per il futuro del paese. Unisciti alla protesta per far sentire la tua voce e sostenere una causa importante per il benessere di tutti i cittadini italiani.

Il 12 dicembre si svolgerà un sciopero generale in tutta Italia, proclamato dalla CGIL, che coinvolgerà tutti i settori lavorativi, sia pubblici che privati. Questa mobilitazione ha come obiettivo principale quello di contestare la legge di bilancio 2026, considerata inadeguata per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese.

I sindacati esprimono preoccupazione per il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro, sottolineando l’urgenza di aumentare il potere d’acquisto di salari e pensioni. La giornata di sciopero sarà caratterizzata da manifestazioni in numerose città italiane, dove lavoratori e lavoratrici si uniranno per far sentire la loro voce.

Le motivazioni dello sciopero

Le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero sono molteplici. La CGIL evidenzia la necessità di modificare la manovra di bilancio, considerata insufficiente a garantire risorse adeguate per i servizi pubblici, la sanità e l’istruzione. Un punto cruciale è la richiesta di fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, che colpisce la maggior parte dei lavoratori e lavoratrici.

Investimenti in settori strategici

In un momento in cui la sanità e l’istruzione necessitano di un forte sostegno, i sindacati chiedono investimenti significativi per garantire un servizio pubblico di qualità. Con la legge di bilancio 2026, il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale scenderà al di sotto del 6% del PIL, il livello più basso degli ultimi decenni. Questa situazione è allarmante, considerando che già oggi milioni di italiani rinunciano alle cure per motivi economici.

Le conseguenze delle politiche fiscali

Negli ultimi anni, i lavoratori hanno affrontato un aumento della pressione fiscale, con un incremento di 25 miliardi di euro in tasse, che ha colpito in particolare i redditi fissi. Questa ingiustizia fiscale ha portato a perdite significative per molti lavoratori, rendendo sempre più difficile il mantenimento di uno standard di vita dignitoso.

Le politiche di austerità hanno avuto un impatto negativo sulle pensioni, con un ulteriore aumento dell’età pensionabile previsto. Ciò ha portato a una situazione in cui solo un numero ristretto di lavoratori riesce a beneficiare di misure di flessibilità in uscita, lasciando la maggior parte delle persone senza opzioni.

Le richieste del sindacato

Lo sciopero generale non è solo un momento di protesta, ma anche un’opportunità per presentare richieste concrete al governo. Tra le principali richieste ci sono la restituzione del fiscal drag, il rinnovo dei contratti di lavoro privati e un intervento per garantire una pensione di garanzia per i lavoratori precari. Inoltre, i sindacati chiedono un piano straordinario per l’assunzione di personale nei settori pubblici e maggiori investimenti per contrastare le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro.

Il sindacato, sostenuto da un ampio consenso tra i lavoratori, lancia un appello per un cambio di rotta rispetto alla spesa militare, invitando il governo a privilegiare le esigenze sociali ed economiche del Paese.

Il 12 dicembre rappresenta un’importante giornata di mobilitazione per tutti coloro che credono nella necessità di un cambiamento significativo nelle politiche economiche e sociali italiane. È fondamentale unire le forze per garantire un futuro migliore per tutti i cittadini.