Se si è superati i 55 anni e si affrontano difficoltà lavorative, la frustrazione può essere elevata. Le bollette si accumulano e le opportunità lavorative sembrano lontane. Tuttavia, esiste un strumento di sostegno che può offrire aiuto concreto: l’assegno di inclusione. Questa misura è stata pensata per supportare le famiglie in difficoltà economica e sociale, garantendo un contributo economico che può durare fino a 18 mesi.
Questo articolo esplorerà i requisiti necessari per accedere all’assegno, i passaggi da seguire per presentare la domanda e come questo aiuto possa diventare un trampolino di lancio verso la rioccupazione.
Requisiti per accedere all’assegno di inclusione
Il primo passo per ottenere l’assegno di inclusione consiste nel comprendere i requisiti specifici. Questa misura ha sostituito il Reddito di cittadinanza ed è rivolta a famiglie con membri considerati fragili, come anziani e disabili. In particolare, come funziona per chi ha tra i 55 e i 59 anni?
Se si hanno 60 anni o più, la legge riconosce automaticamente il soggetto come fragile, consentendo la richiesta dell’assegno in modo diretto. Tuttavia, per chi si trova tra i 55 e i 59 anni, la situazione è diversa. È possibile accedere all’assegno solo se si fa parte di un nucleo familiare che soddisfa i requisiti di fragilità. Ad esempio, se un familiare è disabile o ha superato i 67 anni, il diritto all’assegno è garantito.
Requisiti economici e patrimoniali
Per essere considerati idonei all’assegno di inclusione, non è sufficiente rientrare nella fascia di età richiesta. È fondamentale anche soddisfare criteri economici. L’ISEE, che sta per Indicatore di Situazione Economica Equivalente, è lo strumento utilizzato per valutare la situazione finanziaria del nucleo familiare. Per il 2025, la soglia massima di ISEE è fissata a 10.140 euro.
Limiti di reddito e patrimonio
In aggiunta, il reddito annuo lordo della famiglia non deve superare i 6.500 euro. Se nel nucleo ci sono membri con disabilità o oltre i 67 anni, questa soglia aumenta a 8.190 euro. È importante notare che non è possibile possedere beni come auto con cilindrata superiore a 1.600 cc, motociclette oltre i 250 cc o imbarcazioni acquistate negli ultimi 36 mesi.
Come presentare la domanda
Qualora si disponga dei requisiti necessari, il passo successivo consiste nella presentazione della domanda per l’assegno di inclusione. È possibile farlo in due modi: online tramite il sito dell’INPS, utilizzando credenziali come SPID o Carta di Identità Elettronica, oppure recandosi presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
Prima di iniziare la procedura, è consigliabile avere con sé tutti i documenti necessari: carta d’identità, codice fiscale, estratti conto e contratti d’affitto, se applicabile. Una volta presentata la domanda, l’INPS ha fino a 120 giorni per valutare la richiesta.
Patto di attivazione al lavoro
Se la domanda viene accettata, sarà necessario sottoscrivere un patto di attivazione per il lavoro, il che implica un impegno attivo nella ricerca di un’occupazione. Questo accordo può includere corsi di formazione o lavori socialmente utili. È importante rispettare questi obblighi per non rischiare di perdere il diritto all’assegno.
Utilizzare l’assegno come opportunità di reinserimento
L’assegno di inclusione non deve essere visto solo come un aiuto economico temporaneo, ma come un’opportunità per rientrare nel mercato del lavoro. Grazie a corsi di formazione specifici, sarà possibile sviluppare competenze utili e migliorare il profilo professionale. È consigliabile chiedere informazioni sui corsi disponibili presso i servizi sociali della propria regione.
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Questo articolo esplorerà i requisiti necessari per accedere all’assegno, i passaggi da seguire per presentare la domanda e come questo aiuto possa diventare un trampolino di lancio verso la rioccupazione.1