(Adnkronos) – "Viviamo un momento cruciale per la farmaceutica, anche alla luce della proposta di riforma della legislazione presentata dalla Commissione europea per creare nuove sfide e opportunità per i sistemi sanitari nazionali. La nuova cornice regolatoria ci invita a rivedere alcuni paradigmi al fine di convogliare efficacia e competitività. La revisione dell'amministrazione farmaceutica, in particolare, si presenta come una leva strategica per sostenere la competitività e lo sviluppo dell'impresa farmaceutica nel nostro Paese e in Europa. E' fondamentale che il legislatore europeo sia mosso dalla necessità di rafforzare la parità di accesso ai medicinali per tutti i pazienti europei, contrastare le carenze e sostenere l'intera linea produttiva". Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, oggi alla Camera, partecipando all'evento sulla nuova legislazione farmaceutica Ue promosso da Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute. "Il Governo è a fianco alle imprese del settore – assicura Urso – Siamo più volte intervenuti in sede europea perché l'Europa sia più consapevole di come sostenere questo settore strategico per la salute attraverso una revisione dei diritti di corso, soprattutto per quanto riguarda i brevetti e altri documenti che hanno impatto diretto sul sistema, sugli investimenti e sulla loro sostenibilità. L'Italia, lo sappiamo, è leader nella farmaceutica, nella scienza della vita ed è il nostro compito creare ogni condizione di consolidamento della filiera che continua a dimostrarsi determinante per la crescita nazionale". In particolare, "nel 2024 il valore della produzione ha superato 56 miliardi di euro, un incremento significativo rispetto ai 52 miliardi dell'anno precedente. E' il comparto – sottolinea il ministro – che registra la maggiore crescita di produzione e anche la maggiore crescita dell'esportazione. Infatti l'export del settore farmaceutico è ulteriormente cresciuto, attestandosi a 54 miliardi di euro. In questo ambito, negli ultimi 5 anni, il nostro Paese ha fatto meglio dell'intera Unione europea, con un aumento netto del 65% rispetto a una media europea del 57%. Inoltre, anche sul fronte ricerca e capitale umano, il settore sta proseguendo sul percorso virtuoso. Le imprese del comparto investono 4 miliardi all'anno, dato in crescita in termini sia qualitativi che qualitativi. Negli ultimi 5 anni abbiamo visto un aumento del 9% degli occupati nel settore rispetto a una media di aumento dell'occupazione del 3%". La sfida, per il Urso, è "tradurre queste precondizioni della filiera in ulteriori azioni concrete in grado di garantire un accesso equo e sostenibile all'innovazione terapeutica per tutti i cittadini. Solo attraverso un dialogo costruttivo, una collaborazione efficace tra vari attori coinvolti, come abbiamo fatto appunto nel tavolo del settore farmaceutico e bio-medicali che abbiamo insediato al ministero, potremo affrontare le sfide future che portano avanti l'industria farmaceutica italiana". —[email protected] (Web Info)