(Adnkronos) – Un ginocchio sempre giovane è il sogno di molti, soprattutto quando l’età avanza e l’artrosi bussa alla porta. E se con la stagione estiva la voglia di fare sport torna a farsi sentire prepotentemente, avere ginocchia in forma è davvero importante. Cosa fare quindi per avere un ginocchio giovane il più a lungo possibile? Pietro Simone Randelli, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia, Siot, ordinario di Ortopedia dell’Università degli Studi di Milano e direttore della Clinica Ortopedica dell’Istituto Gaetano Pini non ha dubbi: "Oggi abbiamo validi alleati per contrastare l’artrosi, senza bisturi: trattamenti con acidi ialuronici, derivati del sangue come il Plasma ricco in piastrine (Prp), il re-impianto di cellule staminali da grasso addominale, sono alcune delle tecnologie potenzialmente indicate nel trattamento di forme di artrosi del ginocchio, non in fase avanzata. Studi recenti condotti su un’eterogenea popolazione sembrano suggerire che questi approcci siano in grado di controllare, ovvero di rallentare l’evoluzione dell’artrosi del ginocchio, consentendo di ritardare la necessità di un intervento di protesi articolare parziale o totale. Dunque, soluzioni biologiche 'ponte', con risultati spesso mantenuti per almeno 12 mesi". L'artrosi – spiegano dalla Siot – è una malattia cronica e progressiva delle articolazioni che colpisce in Italia oltre 4 milioni di persone; nonostante non sia disponibile una cura farmacologica per riportare indietro l’orologio biologico, abbiamo a disposizione validi strumenti per rallentarne il decorso, diminuendo l’infiammazione e spegnendo molti dei sintomi che compromettono la qualità della vita del paziente. Parliamo, dunque, di cambiamento dello stile di vita, trattamenti farmacologici ed infiltrativi con acidi ialuronici e di ortobiologia, con metodiche conservative che utilizzano tessuti, liquidi o solidi, provenienti dal corpo umano (biologici), impiegati in ambito ortopedico (orto). Trattamenti non chirurgici e mini-invasivi che accendono nuove speranze per coloro che, fino a qualche anno fa, avevano come unica scelta terapeutica l’intervento di sostituzione protesica. "La terapia ortobiologica o ortobiologia – spiega Randelli – prevede che alcune sostanze e tessuti corporei vengano processati, concentrati ed utilizzati per migliorare la qualità del processo di guarigione dei tessuti. Queste tecniche sono considerate fra le modalità più attuali per il trattamento dell’artrosi del ginocchio, promuovendo il ripristino di un ambiente articolare più fisiologico per promuovere la riparazione della cartilagine articolare, altrimenti scarsa per sua natura. La finalità di queste metodiche è di ridurre i sintomi e la progressione della patologia degenerativa, accelerando la riparazione, con l’intento di promuovere la riparazione dei tessuti molli e di contrastare l’infiammazione articolare". "Sono rilevanti le prospettive derivanti da queste tecniche innovative – sottolinea Randelli – che però non possono prescindere da un’adeguata preparazione atletica con rinforzo dei muscoli del ginocchio e da un cambiamento dello stile di vita con controllo del peso, piccoli cambiamenti davvero alla portata di tutti i pazienti". Dagli ortopedici della Siot i cinque consigli d’oro per preservare la salute del ginocchio: 1. Mantenere sempre la muscolatura intorno al ginocchio in uno stato di estrema efficacia con una idonea preparazione atletica che si deve avvalere di sport in scarico come il nuoto stile libero e la bicicletta a sella alta. Evitare in generale le discese e alcuni esercizi che possono sovraccaricare la rotula dando un fastidioso dolore anteriore. Questi esercizi sono il leg extension, la pressa e lo squat soprattutto se eseguito con pesi. 2. Evitare il sovrappeso, una dieta appropriata e bilanciata ci permetterà di scaricare il peso del ginocchio. Da un punto di vista biomeccanico sappiamo che ogni chilo di peso corporeo perso sono 4 kg in meno di peso a livello del ginocchio. 3. L’utilizzo di integratori, soprattutto quelli a base di collagene e glucosamina, possono aiutare a mantenere la cartilagine in buone condizioni, ritardando l’insorgenza dell’artrosi e /o mitigandone i sintomi. 4. Le infiltrazioni di acido ialuronico migliorano in modo significativo la sintomatologia delle ginocchia con segni di sofferenza cartilaginea e artrosi iniziale. Anche gli atleti che praticano sport di endurance, quale la corsa e la maratona, possono beneficiare di un ciclo di infiltrazioni una volta ogni 12-18 mesi. 5. In pazienti selezionati, le cure di ortobiologia, con derivati piastrinici o cellule staminali, possono diminuire l’infiammazione e migliorare i sintomi del ginocchio artrosico. È ovviamente da evitare il 'fai da te' e si consiglia di seguire sempre i suggerimenti di un ortopedico regolarmente iscritto alla Società italiana di ortopedia e traumatologia che è dunque sempre aggiornato sulle terapie più innovative ed efficaci per ogni singolo caso. —[email protected] (Web Info)