Scopri cos'è il trattamento di fine rapporto e come funziona.
Il Trattamento di Fine Rapporto, comunemente noto come TFR, rappresenta una forma di indennità economica che spetta ai lavoratori dipendenti al termine del loro rapporto di lavoro. Questo importo non è altro che una somma di denaro accantonata dal datore di lavoro durante gli anni di servizio, che viene poi corrisposta al dipendente al momento della cessazione del contratto, sia esso per pensionamento, dimissioni o licenziamento. È importante notare che il TFR è un diritto inalienabile del lavoratore, regolato dall’articolo 2120 del Codice Civile.
Il calcolo del TFR avviene sulla base della retribuzione annuale del lavoratore. Ogni anno, il datore di lavoro accantona una quota pari al 7,41% della retribuzione lorda, che si somma agli accantonamenti degli anni precedenti. Pertanto, un lavoratore con un’anzianità di servizio di 40 anni avrà accumulato un importo significativamente maggiore rispetto a uno con solo 10 anni di lavoro. Questo sistema di accumulo rende il TFR una forma di risparmio forzato, utile per garantire una certa sicurezza economica al termine della carriera lavorativa.
Il pagamento del TFR avviene in diverse modalità, a seconda dell’importo accumulato. Se la somma è pari o inferiore a 50.000 euro, il pagamento può avvenire in un’unica soluzione. Per importi compresi tra 50.000 euro e 100.000 euro, il TFR viene corrisposto in due rate annuali. Infine, per somme superiori a 100.000 euro, il pagamento è suddiviso in tre rate. È fondamentale che i lavoratori siano informati su queste modalità, in modo da poter pianificare adeguatamente il proprio futuro finanziario.
Il TFR deve essere versato dal datore di lavoro in concomitanza con l’ultima busta paga o entro un termine massimo di 30-45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Tuttavia, è importante sottolineare che molti contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) stabiliscono scadenze specifiche per il pagamento del TFR. In caso di inadempienza da parte del datore di lavoro, il lavoratore ha il diritto di intraprendere azioni legali per recuperare quanto dovuto, poiché il TFR va in prescrizione dopo 5 anni dalla cessazione del contratto.
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