(Adnkronos) – Il tema delle ferie non godute nel pubblico impiego si conferma tra i più caldi dell’anno. Secondo un’elaborazione di Consulcesi & Partners, nei primi nove mesi del 2025, i tribunali italiani hanno già emesso oltre 1000 pronunce in materia, riconoscendo complessivamente oltre 5,9 milioni di euro di indennità e 2,3 milioni di spese legali ai lavoratori pubblici. Rispetto ai primi mesi dell’anno, il numero dei procedimenti è più che triplicato, passando da circa 250 cause a gennaio alle attuali quasi 1000 di ottobre, con una percentuale di esiti favorevoli che si mantiene sul 97%. A guidare la classifica dei settori più coinvolti sono insegnanti precari, medici, infermieri e funzionari pubblici, che sempre più spesso si vedono riconoscere il diritto alla monetizzazione dei giorni di ferie maturati e mai goduti per cause non imputabili alla loro volontà. Il team legale di C&P sta gestendo centinaia di richieste di indennizzo, un numero in costante aumento in parallelo alla crescita delle sentenze favorevoli, cui si aggiungono numerose transazioni in via stragiudiziale concluse con successo. L’impennata di richieste è stata possibile dal nuovo sistema di prima analisi sviluppato sul portale www.ferienongodute.it che consente di verificare la propria posizione rapidamente se si ha diritto all’indennizzo economico, ricevendo una valutazione legale preliminare personalizzata. Analizzando le recenti sentenze, nel corso del 2025 la giurisprudenza ha definitivamente consolidato il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute per tutti i dipendenti pubblici. Dalla Cassazione alle Corti d’Appello, le pronunce confermano che l’onere della prova spetta al datore di lavoro e non al lavoratore. Tra le decisioni più rilevanti, la Cassazione n. 20591/2025 ha riconosciuto il diritto anche ai direttori di struttura complessa, mentre la n. 18889/2025 ha esteso la monetizzazione alle ferie aggiuntive per rischio radiologico. In linea con la Corte di Giustizia Europea, i tribunali italiani ribadiscono che la perdita delle ferie è possibile solo se il datore dimostra di aver messo il dipendente nelle condizioni di usufruirne. “Il 2025 – commenta Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners – segna la definitiva maturazione di un orientamento sempre più consolidato. Il diritto all’indennità per ferie non godute spetta a tutti i dipendenti pubblici, anche ai dirigenti apicali. Ed è sempre l’Amministrazione a dover dimostrare di aver consentito la fruizione del riposo, non il lavoratore a dover provare il contrario”.
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Consulcesi & Partners, superano quota 1000 sentenze su ferie non godute
