(Adnkronos) – Un viaggio nel tempo senza filtri e rispettoso delle tradizioni.
'La Dodda'
racconta una storia di vita quotidiana realmente accaduta, vissuta da persone umili ma ancora capaci di dare la necessaria importanza alle piccole cose. Lo scenario è un piccolo paese del Molise, Sant’Agapito, dove una giovane coppia si innamora e affronta le diffidenze delle rispettive famiglie, tipiche di quel periodo storico. Le difficoltà economiche del dopoguerra vengono superate brillantemente dalla prospettiva di costruirsi una vita insieme, rappresentandoci una storia dal sapore genuino e ottimista e sentimenti ormai quasi dimenticati dalle generazioni contemporanee. Dopo 'La Scatola Magica', cortometraggio dedicato ai 70 anni della televisione italiana e ambientato nella provincia rurale degli anni ’60, Christian Antonilli – regista e filmaker di origine isernina – torna al lavoro con il cortometraggio 'La Dodda' (La Dote). Ad impreziosire l'opera sono le musiche originali e la passione di un paesino che ci è messo a disposizione, dagli scorci architettonici agli attori non professionisti. 'La Dodda' mette in scena una storia dal sapore genuino e ottimista e sentimenti ormai quasi dimenticati dalle generazioni contemporanee. I canti dei protagonisti rispolverano atmosfere da musical, senza perdere mai contatto con la tradizione rurale in cui il cortometraggio è ambientato. La trama ci guida fino al matrimonio, che viene messo in discussione a causa di un pezzo mancante della dote – 'La Dodda', nel dialetto del posto – ritenuto indispensabile dalla famiglia di lui. I protagonisti Giuseppe (Mattia Magnifico), Angiolina (Camilla Maddonni) e Tonino (Andrea Serricchio) incarnano alla perfezione sogni e passioni dei giovani dell’epoca. Anche e soprattutto quando si lasciano trasportare dalla gioia dei canti tradizionali – realizzate con registrazioni originali realizzate appositamente per l’occasioni – che proiettano il cortometraggio nella dimensione di un vero e proprio musical. Il risultato è una commedia brillante ed emozionante, in cui si fondono sogni e speranze, tradizioni popolari e rispetto per le piccole cose. Christian Antonilli rinnova con sapienza il suo legame con la terra di origine, con un lavoro di grande coinvolgimento per tutti coloro che si sono cimentati nella realizzazione del cortometraggio. Attori, comparse, scenografi e costumisti, musicisti e collaboratori, si sono lasciati guidare dal regista con entusiasmo e disponibilità, confezionando un prodotto di qualità che rende ancora una volta orgogliosa la comunità di Sant’Agapito. “Sono molto soddisfatto per il risultato – ha affermato Christian Antonilli – e per come la comunità si è lasciata coinvolgere nel progetto. Professionisti e non, attori e comparse, tutti coloro che a vario titolo si sono prestati incondizionatamente, hanno contribuito a confezionare un prodotto di qualità, che presenteremo in alcuni festival internazionali. 'La Dodda 'è la trasposizione su grande schermo delle tradizioni che fanno parte del nostro modo di essere. Elementi del nostro vissuto che fanno di noi ciò che siamo oggi". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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