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Chiarimenti sull’anticipo della NASpI e le nuove disposizioni dell’INPS

Scopri le eccezioni e le modalità di restituzione dell'indennità anticipata

Introduzione alla NASpI anticipata

La NASpI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, rappresenta un’importante misura di sostegno per i lavoratori disoccupati in Italia. Recentemente, l’INPS ha fornito chiarimenti significativi riguardo all’anticipo di questa indennità, specificando le condizioni in cui non è necessario restituire l’importo ricevuto in anticipo. Questa misura è particolarmente utile per coloro che desiderano avviare una nuova attività imprenditoriale.

Le condizioni per l’anticipo della NASpI

Il beneficiario della NASpI ha la possibilità di richiedere l’indennità in un’unica soluzione, ma è fondamentale comprendere le circostanze che possono portare alla restituzione dell’importo. Se il percettore trova un nuovo lavoro come dipendente prima della scadenza del periodo di indennità, in linea generale, è tenuto a restituire l’importo anticipato. Tuttavia, l’INPS ha introdotto delle eccezioni, recependo le indicazioni della Corte Costituzionale, che ha stabilito che non sempre l’importo deve essere restituito integralmente.

Le eccezioni alla restituzione dell’importo anticipato

Secondo la recente sentenza della Corte Costituzionale, l’obbligo di restituzione non si applica nel caso in cui l’attività avviata dal beneficiario venga interrotta per cause di forza maggiore. In tal caso, l’INPS ha chiarito che il beneficiario deve restituire solo la parte dell’importo corrispondente al periodo di rioccupazione come dipendente, escludendo l’intera somma ricevuta in anticipo. È importante notare che le cause di forza maggiore devono essere oggettive e non dipendere dalla volontà del beneficiario, come ad esempio eventi naturali o situazioni impreviste che impediscono la continuazione dell’attività.

Procedure di controllo e documentazione necessaria

In caso di interruzione dell’attività, l’INPS avvierà un procedimento istruttorio per verificare le circostanze che hanno portato alla cessazione. Il beneficiario avrà 30 giorni per presentare la documentazione necessaria a dimostrare le cause di forza maggiore. Dopo aver esaminato le prove, l’INPS comunicherà l’esito del procedimento e l’eventuale obbligo di restituzione, che può essere totale o parziale. È fondamentale che i beneficiari siano consapevoli di queste procedure e delle tempistiche per evitare problematiche future.

Redazione

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