(Adnkronos) – I farmaci anti-Egfr – una delle terapie a bersaglio molecolare più utilizzate in oncologia, dal cancro al polmone a quello del colon-retto – si sono dimostrati efficaci anche in alcuni casi di tumore gastrico. Questi medicinali, che agiscono disattivando un recettore noto per stimolare la crescita delle cellule neoplastiche, hanno rallentato la progressione della malattia in 2 gruppi selezionati di pazienti che insieme rappresentano il 10-15% dei malati di cancro allo stomaco. La scoperta, pubblicata su 'Cancer Research', è firmata da un team dell'Irccs di Candiolo guidato da Silvia Giordano, direttrice del Laboratorio di Biologia molecolare del cancro dell'istituto torinese. Ogni anno il tumore gastrico colpisce oltre 1 milione di persone a livello globale, causando circa 770mila decessi (Globocan 2020). "E' una delle principali cause di morte per cancro nel mondo – spiega Cristina Migliore, responsabile del lavoro – Purtroppo nella maggior parte dei casi il tumore viene diagnosticato in fase avanzata, quando le opzioni di cura sono più limitate. Per questo motivo la ricerca scientifica è costantemente al lavoro per individuare terapie sempre più efficaci e mirate. Uno dei bersagli molecolari studiati nel tumore gastrico è la proteina Egfr, contro la quale sono stati sviluppati diversi farmaci che, tuttavia, finora avevano dato esiti deludenti in questo tumore". Ora gli scienziati di Candiolo hanno individuato un gruppo di pazienti i cui tumori producono in grandi quantità 2 molecole, Areg ed Ereg, che attivano Egfr. In presenza di alti livelli di Areg ed Ereg, i farmaci anti-Egfr si sono dimostrati in grado di rallentare la crescita del cancro. I dati sperimentali sono stati confermati sui pazienti nell'ambito di uno studio clinico. Qualche anno prima la stessa équipe di Candiolo, attraverso l'analisi di centinaia di campioni tumorali custoditi nella biobanca dell'istituto – una delle più grandi al mondo per questo tipo di neoplasie, con oltre 250 casi conservati, evidenziano dall'Irccs – aveva già individuato un gruppo di tumori con un numero molto elevato di copie del gene Egfr, che quindi rispondeva bene ai farmaci anti-Egfr. Anche in questo caso uno studio clinico ha confermato le evidenze sperimentali. "Queste scoperte – commenta Giordano – offrono una nuova speranza terapeutica a circa il 10-15% di pazienti affetti da carcinoma gastrico che finora non avevano alternative efficaci. Grazie alla selezione mirata dei pazienti, sarà possibile offrire trattamenti più efficaci, meno tossici e più personalizzati. I risultati raggiunti sono incoraggianti, ma il prossimo passo sarà avviare studi clinici dedicati per validare queste evidenze e renderle disponibili ai pazienti". L'Irccs di Candiolo, grazie alla sua biobanca unica per dimensioni e alla competenza dei suoi ricercatori – si legge in una nota – si conferma un centro di riferimento internazionale nello studio del tumore gastrico. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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