(Adnkronos) – Un vulcano 'addormentato' da centinaia di migliaia di anni dà segni di risveglio e i ricercatori non escludono l'ipotesi di un'eruzione esplosiva. Gli scienziati hanno rilevato segnali di instabilità sul vulcano Taftan, nell'Iran orientale, vicino al confine con l'Afghanistan, nonostante non si siano verificate eruzioni negli ultimi 700mila anni, secondo un articolo pubblicato all'inizio di questo mese su Geophysical Research Letters e rilanciato, tra gli altri, dall'emittente statunitense Abc. Le analisi hanno evidenziato un rapido sollevamento è stato rilevato vicino alla cima del Taftan, a quota 4.000 metri, tra luglio 2023 e maggio 2024. Le verifiche hanno escluso che l'instabilità sia stata provocata da fenomeni meteo o da episodi sismici. Le variazioni riscontrate, secondo i ricercatori, potrebbero dipendere dall'azione dei gas nella sezione superficiale del vulcano o dal movimento del magma in profondità. L'emissione di gas non è una novità per il Taftan, ma le analisi condotte nel corso degli anni non hanno trovato tracce di eruzioni rilevanti negli ultimi 700.000 anni. Rimangono incognite su due episodi, uno dei quali particolarmente recente: secondo il Global Volcanism Program dello Smithsonian Institution, eruzioni "incerte" potrebbero essersi verificate nel gennaio 1902 e nell'aprile 1993. Attualmente, il Taftan non è monitorato con lo stesso livello di attenzione di altri vulcani a causa della sua posizione remota. L'osservazione attraverso i satelliti è l'unica fonte di dati per rilevare le eventuali transizioni dalla fase di quiescenza a quella di inattività.
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Il vulcano addormentato da 700mila anni si risveglia? La ricerca in Iran


