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AgriTech italiana: presentata la roadmap per un futuro resiliente e tecnologico

(Adnkronos) – Il futuro dell'agricoltura italiana e la resilienza del Made in Italy passano attraverso l'innovazione tecnologica e la sostenibilità. Questa è la visione centrale del Manifesto per un’Agricoltura Innovativa e Sostenibile: Verso un Futuro Resiliente per il Made in Italy, presentato ufficialmente dall'Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI) lo scorso 30 settembre. Il documento, frutto del convegno “Innovazione e Agritech: istituzioni e imprese a confronto” tenutosi presso lo spazio Europe Experience “David Sassoli” a Roma, è una roadmap strategica. L'iniziativa, patrocinata dal Parlamento Europeo e arricchita dalla presenza di attori di riferimento come FAO, Coldiretti e Confagricoltura, punta a definire un modello agricolo moderno e competitivo, capace di affrontare le sfide globali, dalla sicurezza alimentare alla lotta al cambiamento climatico. In linea con gli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027, il Manifesto si articola su cinque pilastri fondamentali volti a rafforzare il ruolo degli agricoltori come custodi dell'ambiente e protagonisti del cambiamento. I cinque pilastri per la sostenibilità e la competitività 1. Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA)
 Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), come il genome editing, sono indicate come strumenti cruciali per migliorare la resilienza delle colture agli stress climatici, riducendo l'uso di agrofarmaci e acqua. Il Manifesto propone l'approvazione di un quadro normativo europeo chiaro e basato sulla scienza per le TEA (in linea con la proposta della Commissione Europea del 5 luglio 2023), l'incremento degli investimenti in ricerca e una comunicazione trasparente verso i consumatori. 2. Biocontrollo e difesa integrata
 Il biocontrollo, attraverso l’uso di agenti biologici (insetti utili, microrganismi) e sostanze naturali, è ritenuto essenziale per la transizione ecologica. Il documento sottolinea la necessità di incentivi economici e formazione per gli agricoltori, promuovendo la collaborazione tra istituzioni e centri di ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti accessibili e scalabili. 3. Mais a bassa statura
 L'adozione del mais a bassa statura, sviluppato grazie a innovazioni genetiche, promette di aumentare le rese produttive riducendo contestualmente il consumo di acqua, fertilizzanti e agrofarmaci. Il Manifesto propone programmi di supporto per l'introduzione di questa coltura nelle regioni cerealicole italiane e l'integrazione del prodotto nelle filiere agroalimentari con la promozione della tracciabilità. 4. Digital Farming
 L'utilizzo del digital farming – che include sensori, droni, intelligenza artificiale e big data – è fondamentale per ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale. Le proposte si concentrano sull'espansione delle infrastrutture digitali nelle aree rurali, garantendo la connettività a banda larga, e sull'introduzione di incentivi fiscali per l'acquisto di strumenti digitali, con un focus sulla formazione dei giovani agricoltori. 5. Regolamentazione certa
 Il quinto pilastro insiste sulla necessità di una regolamentazione chiara, stabile e basata su evidenze scientifiche. Le incertezze normative, infatti, sono viste come un ostacolo all'innovazione. Il Manifesto richiede l'armonizzazione delle normative europee e nazionali su TEA e tecnologie digitali e l'introduzione di fondi dedicati nell’ambito della PAC 2023-2027 per premiare i servizi ecosistemici forniti dagli agricoltori. L'ANGI, con i suoi stakeholder, si impegna ora a promuovere questa visione che coniuga tradizione e responsabilità ambientale, invitando tutti gli attori della filiera – dai ricercatori ai cittadini – a collaborare per un futuro in cui il Made in Italy sia sinonimo di eccellenza e resilienza. 
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