(Adnkronos) –
"Allo stato attuale, tutte le ipotesi" sull'origine di Covid-19 "devono rimanere sul tavolo, comprese quelle relative allo spillover" dall'animale e "alla fuga del virus da un laboratorio". E' quanto ha concluso il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, commentando durante un briefing con la stampa a Ginevra l'ultimo rapporto sull'attività del Sago, gruppo consultivo scientifico dell'Oms sulle origini dei nuovi patogeni, composto da 27 esperti indipendenti. Il panel, ha precisato il Dg, ha "contribuito a far progredire la comprensione" sul tema, "ma molte delle informazioni necessarie per valutare appieno tutte le ipotesi non sono state fornite", ha avvertito. "Sappiamo che i membri del gruppo non sono d'accordo su ogni punto. All'inizio di questa settimana uno si è dimesso e altri tre hanno chiesto che i loro nomi venissero rimossi dal rapporto". Cosa, secondo quanto riporta il Dg, non ha permesso di arrivare a una conclusione definitiva? Il fatto che mancano ancora tasselli del puzzle. Per esempio, "nonostante le nostre ripetute richieste – ha detto il capo dell'Oms – la Cina non ha fornito centinaia di sequenze virali di pazienti con Covid all'inizio della pandemia, informazioni più dettagliate sugli animali venduti nei mercati di Wuhan e informazioni sul lavoro svolto nei laboratori di Wuhan e sulle loro condizioni di biosicurezza". L'Oms "è anche a conoscenza di informazioni di rapporti di intelligence realizzati da altri Governi in tutto il mondo sulle origini del Covid. Abbiamo anche richiesto l'accesso a tali rapporti". Ma "né l'Oms né il Sago hanno ancora avuto accesso a questi rapporti, né ai dati sottostanti". Da qui l'inconcludenza del rapporto, dal quale – ha spiegato la Chair del Sago Marietjie Venter (Università del Witwatersrand, Sudafrica) – emerge solo che, "allo stato attuale, la maggior parte dei dati scientifici e delle prove scientifiche pubblicate e accessibili supportano l'ipotesi di una trasmissione zoonotica del virus dagli animali, direttamente dai pipistrelli o tramite ospiti intermedi, agli esseri umani". Questa resta la prima ipotesi. Ma gli esperti ne elencano in totale 4 e non sono in grado di concludere esattamente nemmeno "quando, dove e come Sars-CoV-2 sia entrato per la prima volta nella popolazione umana". Inoltre, ha aggiunto Venter, "non dovrebbe essere esclusa" neanche la fuga dal laboratorio perché "molte delle informazioni necessarie a supportare questa ipotesi non sono state rese disponibili". In definitiva, dunque, finché "non saranno soddisfatte ulteriori richieste di informazioni o non saranno disponibili ulteriori dati", l'epilogo del rapporto resterà "inconcludente".
"Continuiamo a fare appello alla Cina e a qualsiasi altro Paese in possesso di informazioni sulle origini del Covid affinché le condividano apertamente – ha esortato il Dg Tedros – nell'interesse di proteggere il mondo da future pandemie". Il rapporto reso pubblico oggi è un aggiornamento della valutazione già pubblicata dal Sago, che si è riunito 52 volte da quando è stato attivato nel luglio 2021, per tentare di giungere a conclusioni certe sulle origini di Covid. Questo succedeva dopo la missione congiunta in Cina di esperti internazionali e cinesi che ha avuto luogo tra gennaio e febbraio 2021 su mandato degli Stati membri dell'Oms (risoluzione adottata in una sessione dell'Assemblea mondiale della sanità a fine 2020). "Come afferma il rapporto, non si tratta solo di un'impresa scientifica, ma di un imperativo morale ed etico", ha affermato Venter. "Comprendere le origini del Sars-CoV-2 e come abbia scatenato una pandemia è necessario per contribuire a prevenire future pandemie, salvare vite umane e mezzi di sussistenza e ridurre la sofferenza globale".
La pandemia di Covid, ha rimarcato il Dg dell'Oms, "è stata l'emergenza sanitaria più grave degli ultimi 100 anni. Ha causato circa 20 milioni di morti, ha spazzato via almeno 10 trilioni di dollari dall'economia globale e ha causato enormi sconvolgimenti sociali e politici. E non possiamo parlarne al passato – ha ammonito – Sebbene la crisi sia chiusa, il virus rimane. Negli ultimi 5 anni abbiamo imparato molto su Covid-19, ma c'è una domanda cruciale sulla pandemia a cui non abbiamo ancora risposto: come è iniziata. Capire come inizia qualsiasi focolaio, epidemia o pandemia è essenziale per prevenire future epidemie". Il lavoro per comprendere le origini del Sars-CoV-2, conclude quindi l'Oms, rimane incompiuto. L'agenzia, si legge in una nota, "accoglie con favore qualsiasi ulteriore prova e il Sago rimane impegnato a esaminare qualsiasi nuova informazione qualora dovesse rendersi disponibile". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Covid, l’origine rimane un ‘mistero’. Oms: “Esperti divisi e Cina non dà dati”
